La legislazione a favore dei portatori di handicap appare antiquanta inadeguata per circa quattro milioni disabili ovvero il 6,8 della popolazione italiana, la maggioranza di essi è costituita da giovani che incontra serie difficoltà nell’inserimento lavorativo.
Nei decenni trascorsi la società chiusa nei suoi stretti e cinici parametri valutativi privi di fondamenti logici e razionali, pensava che il mondo della disabilità trovava la sua equazione perfetta con l’assistenzialismo, questo modo di intendere il mondo degli invalidi dopo una serie di passaggi non facili è stato superato , infatti veniva varata una disposizione legislativa che doveva tendere la mano alle persone affette di disabilità la legge 12 Marzo 1999 n° 68 .
“Norme di Diritto al lavoro dei disabili”, la finalità della legge era quella di provvedere all integrazione lavorativa delle persone disabili attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.
Molte volte il suindicato emendamento ha trovato una serie di problemi di rilevanza oggettiva, in alcuni contesti territoriali si assiste alla pessima organizzazione degli uffici locali, infatti molte volte il cittadino iscritto presso le liste del collocamento degli invalidi trova una serie di difficoltà a contattare ed avere le giuste informazioni con gli uffici locali , in alcuni casi non rispondono al telefono , oppure non hanno un sito internet funzionale, non provvedono a rendere pubbliche tramite una comunicazione sui social network una serie di informazioni relative a tirocini o bandi, ma si limitano ad mettere il manifesto nei corridoi degli uffici, questo modo di comportarsi appare riprovevole da un punto di vista morale infatti molti utenti di questi uffici hanno una serie di difficoltà motorie.
Il problema del mancato inserimento dei cittadini disabili del lavoro non è legato soltanto dalla pessima organizzazioni di alcuni uffici, e della incapacità dei loro responsabili, ma la legge sopraccitata non viene applicata ne dai privati ne dagli enti pubblici, nonostante le continue lotte delle varie associazioni di categoria.
Non vogliamo esaurire questo appello al mancato funzionamento della legge 68/99 e del disinteresse della classe politica , ma vogliamo dire che nonostante le numerose difficoltà esistono una serie di persone che in questo periodo di crisi economica hanno costituito imprese , aziende, cooperative formate da persone disabili, nel nostro territorio esistono bed e breakfast costituiti da invalidi, agriturismi formati da invalidi, dove i servizi appaiono eccellenti.
Il problema del lavoro è un dramma per questa categoria , attraverso questo appello il sottoscritto presidente dell’Alec Alfonso Angrisani dichiara che nel corso del Convegno“ invalidità tra disagi e prospettive “che ci sarà a Salerno presso il Salone del Gonfalone il giorno undici settembre, con diverse associazioni di disabili ed operatori del settore, si provvederà a lanciare una petizione che sarà estesa successivamente in tutta italia dove si chiederà a gli organi presposti di intervenire alla realizzazione di un piano nazionale che aiuti la categoria sociale dei disabili all’inserimento lavorativo sia tramite iniziative di Work Esperience, che mediante una serie di incentivi per la costituzione di cooperative o imprese costituite da disabili.
La raccolta di firme interesserà diverse città italiane e partirà ufficialmente il giorno 11 Settembre da Salerno .
Per eventuali chiarimenti contattare il 3334165622 oppure lo sportello online della associazione alec all’indirizzo www.associazionealec.net/ sportello online.