“Stiamo lavorando al Festival dell’Essere che rappresenterà un momento significativo per il rilancio turistico e culturale del Mezzogiorno Non solo sono cittadino onorario di Perdifumo ma mi considero primo cittadino di Vatolla” Lo ha detto Vittorio Sgarbi ricevendo la cittadinanza del borgo vichiano. A fare gli onori di casa nel Castello di Vatolla è stato il Vincenzo Pepe, presidente della Fondazione Giambattista Vico. “Ora a tutti gli effetti è cittadino del Cilento e della Campania, sarebbe un ottimo Assessore Regionale alla Cultura e al Turismo” ha dichiarato Pepe. Sgarbi è stato nominato inoltre “Cavaliere della Biodiversità Cilentana”.
Erano presenti alla affollata cerimonia anche il Presidente della Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito, Santino Carta; il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, il collezionista Gianpaolo Cagnin ed il regista Eduardo Winspeare.
L’evento rientrava nel programma estivo della Fondazione Giambattista Vico che rilancia la “Festa della Cipolla di Vatolla”. Il borgo vichiano, anche quest’anno è protagonista dell’estate culturale ed enogastronomica cilentana con una formula rinnovata. Infatti, dopo successo della prima edizione, si è deciso di protrarre i festeggiamenti nei fine settimana fino al 9 di Agosto. Un evento che si è trasformato da sagra a “Festa della Biodiversità Cilentana”, ovvero in un momento di esaltazione dei valori ‘culturali e colturali’ del territorio “Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea” che possono e devono proiettarsi come leve di sviluppo sostenibile e duraturo.
Il Prof. Vincenzo Pepe, Presidente dell’Istituzione vichiana, dopo aver lanciato il format nella passata edizione, ha chiesto alla comunità vatollese, al Sindaco Paolillo e all’Amministrazione Comunale, alla locale associazione dei produttori della cipolla, di essere uniti e di puntare in alto. “La cipolla di Vatolla” afferma Pepe, “pochi anni fa era quasi scomparsa dall’elenco dei prodotti tipici cilentani. La Fondazione Giambattista Vico ha stimolato la comunità a rigenerare la filiera che un tempo vedeva l’intera economia del borgo ruotare intorno a questo prezioso elemento della biodiversità. È dunque con grande senso del dovere che l’Istituto di Alta Cultura da me presieduto sponsorizzi questo momento di festa che è diventato in breve tempo un emblema di recupero identitario e di orgoglio comune”.
“Ora dopo il successo delle iniziative all’Expo – continua Pepe- La Cipolla di Vatolla deve affrontare le sfide del mercato. Se la Festa è stata in grado di affermarla come prodotto-territorio è importante che attraverso l’incremento della produzione e l’introduzione di tecniche di conservazione e trasformazione si riesca ad approcciare al mercato di nicchia delle prelibatezze alimentari. Questa è certamente la prossima importante sfida in cui, ancora una volta, la Fondazione si presterà come costruttore di modelli”. Ogni Sabato e Domenica fino al 9 di Agosto oltre agli eventi culturali, tra danza, teatro, musica, convegni, presentazioni di opere letterarie, mostre d’arte, si potranno acquistare le magnifiche cipolle di Vatolla che, ricordiamo, hanno bassa pungenza e incommensurabili proprietà nutritive ed anche gustare i gustosi piatti della tradizione vatollese a base della mitica cipolla lungo l’accattivante percorso gastronomico preparato dall’associazione dei produttori.
Biodiversità, identità, cultura sapori ed emozioni. Sono questi gli ingredienti della Festa della Cipolla di Vatolla. Ed è proprio la Fondazione omonima, che a Vatolla ha sede nel Palazzo de Vargas in cui il filosofo napoletano maturò il suo pensiero, ad aver ideato l’evento ed animato un ricco cartellone di eventi grazie al fondamentale coinvolgimento del Comune di Perdifumo, del GAL Cilento Regeneratio, della Pro loco Perdifumo e frazioni, dell’Associazione Produttori Cipolla di Vatolla, dell’Associazione giovanile “Il mondo che vorrei” e dell’intera comunità locale.
Sono coinvolti nell’evento con mostre (Bioarchitettura in Tour) e proposte culturali Rosario Tedesco, l’Associazione artistica Silesia, Orlando Ventimiglia, Orsola Frapiccini, il gruppo folk “I figli del Cilento”.
Ricco e inebriante il percorso degustativo dedicato alla cipolla di Vatolla: frittelle di cipolla, cipollagratinata, pizza con la cipolla, frittata di cipolla, tagliolini al ragù di cipolle, spezzatino di carne con cipolla, dolci della zita.
Nel corso delle serate Musica, Poesia, Mostre,Convegni,Arte e Racconti lungo il percorso della Festa,
Laboratori sugli antichi ricami, trasformazione della Cipolla di Vatolla, cucina cilentana tradizionale, danze popolari.
Percorso degustativo dedicato alla cipolla di Vatolla: frittelle di cipolla, cipolla gratinata, pizza con la cipolla, frittata dicipolla, tagliolini al ragù di cipolle, spezzatino di carne con cipolla, dolci della zita.
Durante la Festa della Cipolla di Vatolla è possibile iscriversi al Laboratorio di Danze e Culture Popolari di Pina Speranza che si terrà Domenica 2 agosto dalle 19.00 alle 21.00.
Per Info e Prenotazioni Emma Mutalipassi 3288341484.
www.fondazionegbvico.org
SCHEDA
La “Cipolla di Vatolla” è un ecotipo coltivato nel ristretto territorio di Vatolla (SA), ricadente nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano ed inserito tra i prodotto tipici tradizionali della Regione Campania.
La produzione riguarda un limitato numero di aziende e in quantità stimabili in qualche centinaia di quintali l’anno. Il prodotto, apprezzato per il sapore delicato e la bassa “pungenza”, viene commercializzato solo localmente .
La coltivazione è praticata con criteri tecnici tradizionali..
L’introduzione nella dieta di questo prodotto favorisce il mantenimento di un buono stato di salute e previene l’insorgenza di diverse malattie grazie alla presenza di sostanze come flavonoidi, quercetina e polifenoli.
Le sue caratteristiche organolettiche (dolcezza e delicatezza) sono molto legate alle sue caratteristiche genetiche.
La cipolla di Vatolla è diversa, è prelibata, è dolce, dal colore chiaro bianco- rosato, a forma di trottola o allungata. Un frutto della terra che serba in sé il sapore della genuinità, del passato, un magico ortaggio dal sapore sorprendente, che solo a Vatolla, nasce dalle cure di mani esperte che da secoli si tramandano la sua coltura ed i suoi preziosi semi.