Serata all’insegna della musica e dei ricordi quella di sabato 20 giugno ad Atrani, quando il salotto naturale di piazza Umberto indosserà l’abito vintage degli anni ’50, ’60 e ’70 per il concerto di Beppe Palomba e Il Piano B.
A partire dalle ore 21.30 C’era una volta i night farà immergere i presenti nelle magiche atmosfere di quel periodo, raccontando, per una sera, un mondo lontano che ha inesorabilmenteplasmato il nostro presente non solo musicale.
Beppe Palomba (Chitarra, Kibass, Tastiere), Amedeo Grazioso (Percussioni, Tastiere), Amerigo Grazioso (Tastiere), Enzo Tortora (Violino) e Dora Balestra (Sax), attraverso musiche, immagini, parole e scenografie rievocheranno le atmosfere ovattate del Night, locale simbolo di quel periodo.
Il Night Club ha vissuto il suo momento di splendore a cavallo tra gli anni ’50 e ’70, rappresentando per i ragazzi dell’epoca il ritrovo ideale per
affrancarsi dalla quotidianità e sognare ad occhi aperti la fuga verso una concezione, ed una pratica, della vita più vicina a quel “godersi la
vita” fino a quel momento esclusiva delle classi più agiate.
Erano gli anni della Dolce Vita, dei primi scandali ad opera dei “paparazzi”, delle prime stelline in cerca di notorietà con qualsiasi mezzo…
insomma, erano gli anni in cui tutto sembrava possibile, con la musica ad accompagnare il lungo e tormentato inseguimento a sogni ed
ideali.
Erano gli anni di Fred Buscaglione, Peppino di Capri, Renato Carosone, Marino Marini, Fred Bongusto che, con le loro melodie, facevano ballare gli avventori dei Night più esclusivi, spesso del calibro di Gigi Proietti e Lucio Battisti.
Accanto ai locali di lusso c’erano però anche i sottoscala e le cantine, allestite in maniera fantasiosa per ospitare band semisconosciute alla ricerca di fama e successo e ragazzi di provincia, lontani dalle patinate atmosfere delle grandi città come Roma e Milano, che non volevano per questo rinunciare alla musica e a tutto ciò che essa rappresentava.
La Musica, indiscussa protagonista di quel mondo, per una sera tornerà com’era all’epoca, suonata dal vivo, senza artifici elettronici e “trucchi del mestiere”, regalando alla piazzetta del borgo di Atrani un fascino retrò totalmente diverso da quello che siamo abituati a vivere ogni giorno.