Ci sono scenari ancora tutti da delineare. Mutevoli come il tempo nel mese di marzo. La Salernitana che verrà è un progetto ancora da definire. Magari puntellare, dipende dai punti di vista e dagli scenari.
La fuga in avanti di Fabiani ha anticipato l’addio a Menichini. Una mossa che ha sorpreso in pochi visto che tra i due non c’è stato mai un gran feeling. Ma non tutti, in seno all’entourage granata, hanno gradito.
Perché Leonardo Menichini è arrivato a Salerno con la benedizione di Tare al quale non sarebbe dispiaciuto una riconferma dell’ex vice di Carletto Mazzone.
Ma anche Lotito ha mostrato un certo scetticismo e per tale motivo ha calato due carte: Drago, ex vice di Menichini, e Bisoli, ex compagno di squadra.
Il primo è andato a Cesena, l’altro, nonostante il Perugia, attende solo un cenno e che venga ufficialmente congedato Menichini. Il dg granata vorrebbe maggiore voce in capitolo in certe scelte e, forte del suo ruolo, ha espresso le sue personali valutazioni sul tecnico che, in ogni caso, ha vinto il campionato di Lega Pro.
Sul punto Lotito non è ancora intervenuto in maniera netta. Vuole, comunque, incontrare il tecnico di Ponsacco per chiudere con garbo il rapporto. Nell’attesa, però, i rumors intorno al club si fanno sempre più assordanti.
L’ultimo, in ordine di tempo, vede un possibile incarico per Alberto Bianchi in seno all’entourage granata. Per il difensore centrare, pronto ad appendere le scarpe al chiodo, ci sarebbe pronto il ruolo di team manager.
E Avallone? Meriterebbe la promozione a direttore sportivo ma su questo punto non c’è univocità di vedute ed il fedelissimo di Fabiani potrebbe rischiare di trovarsi con il cerino in mano nonostante l’ottimo lavoro fatto. Serve la benedizione da Roma e non certo quella di Papa Francesco.
Giuseppe D’Alto