Un appuntamento davvero avvincente quello che vedrà come protagonista la città di Salerno e le persone affette da disabilità motoria.
L’azienda Genni Mobility terrà sabato 6 giugno 2015 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 presso Piazza delle poste (Lungomare Trieste) una sessione di prove gratuite per quanto riguarda “Genny™”, un nuovo apparecchio che nasce da un’intuizione di Paolo Badano, imprenditore che da oltre vent’anni si trova a convivere con la sua sedia a rotelle a causa di un banale incidente stradale.
A seguito dell’avvenimento, Paolo ha cercato negli anni di migliorare la propria mobilità quotidiana, senza però trovare nulla che lo facesse uscire dai tradizionali schemi.
La sedia a quattro ruote non solo appariva limitante e spesso esteticamente discutibile, ma disponeva anche di una tecnologia nettamente obsoleta. Solo nel 2009 la sua attenzione fu rapita dal Segway pt, mezzo auto-bilanciante dotato di due sole ruote, ideato da Dean Kamen e prodotto da Segway Inc. Essendo Segway un dispositivo che impone la posizione eretta da parte del suo utilizzatore, l’idea di Paolo fu quella di rendere fruibile questa tecnologia anche al “popolo dei seduti” (definizione che Paolo utilizza spesso per definire la disabilità motoria).
Nacque così Genny™, il suo primo ambizioso progetto che aveva come obbligo primario quello di garantire la sicurezza dell’utilizzatore. Per oltre due anni Paolo ha lavorato alla realizzazione di questa nuova tecnologia, affrontando con determinazione i problemi che si presentavano quotidianamente.
La sua scelta di avvalersi della tecnologia Segway e dell’esperienza di progettisti di fama mondiale nel mondo della robotica ha fatto la differenza, portando il progetto ad un indiscusso successo e riuscendo a creare la prima sedia al mondo auto-bilanciante su due ruote. Oggi Genny™, forte della collaborazione ufficiale in partnership con Segway Inc, è una realtà. Grazie alla sua tecnologia d’avanguardia rompe per sempre gli schemi abbattendo qualsiasi barriera, architettonica e psicologica.
Vitina Maioriello