Un primo faccia a faccia già c’è stato.
Un colloquio informale dai toni che lasciano pensare che il futuro di Leonardo Menichini sia lontano da Salerno.
Non c’è più sintonia tra le parti ed alla fine, nonostante Tare spinga per il suo ex tecnico, ci sarà il divorzio.
Lotito avrebbe già rimarcato al tecnico alcune cose che non gli sono andate giù nel corso di una stagione che ha visto l’allenatore traghettare i granata in serie B. Un risultato che non basterà per guadagnare la riconferma. Divergenze ci sarebbe anche per quanto concerne il programma tecnico ed il numero dei riconfermati. Un nuovo incontro, meno informale, ci sarà ma tutto lascia presupporre che Leo chiuderà tra qualche giorno la sua esperienza granata e, probabilmente, in pochi, pochissimi, manifesteranno il proprio sdegno per la scelta della società granata.
Congedato Menichini la società, facile che se ne discuta dopo la sfida Champions tra Napoli e Lazio, cercherà di concretizzare i contatti già avviati.
In primis Massimo Drago. Il profilo del tecnico crotonese è quello che meglio risponde all’identikit tracciato dalla proprietà: tecnico emergente, ingaggio non esorbitante, bravo nel valorizzare i giovani (da Florenzi a Bernardeschi passando per Cataldi). Drago, prima di sciogliere le riserve, vuol confrontarsi con il Crotone e verificano se ci sono ancora margini per proseguire insieme. In caso contrario Salerno è piazza che stimola, e non poco, l’allenatore ammesso che venga ringiovanita un po’ la rosa.
Di questo se ne parlerà al momento opportuno. In settimana Drago incontrerà Vrenna per il dentro o fuori poi, eventualmente, si confronterà con Lotito. Bisoli è l’alternativa mentre Boscaglia sembra più defilato.
Sottil è un’idea di Fabiani e… D’Eboli che sogna sempre il ruolo di consulente a Salerno ma è stuzzicato dall’ipotesi Arezzo con l’amico Capuano in panchina. Il valzer è solo iniziato.
Giuseppe D’Alto