da Mario Farano, protavoce dell’Associazione Davide contro Golia, riceviamo e pubblichiamo
La presidente di Ausíno si é accordata con l’Ato Sele, per fondere Ausíno con Salerno Sistemi e Asis.
Nascerebbe un nuovo carrozzone che dovrebbe gestire il Servizio idrico integrato in tutta la provincia di Salerno, con inevitabili aumenti tariffari a carico dei cittadini.
La nuova società sarebbe sotto il controllo del Comune di Salerno perché ne avrebbe la maggioranza delle azioni, essendo il Comune con il maggior numero di abitanti.
Comune di Salerno che ha già trasferito il suo pacchetto di azioni Ausíno nella holding Salerno Energia S.p.a.
Preparano il pacco-regalo per una successiva vendita ai privati, attraverso la vendita delle azioni.
E Acea, con la sua creatura Gori, é già pronta a farne un solo boccone. Dall’accordo risulta che i sindaci dei Comuni-soci in Ausíno hanno autorizzato l’operazione di fusione.
È vero? Se non è vero i Sindaci sconfessino la dirigenza di Ausíno. Se è vero, prendano le necessarie contromisure.
In ogni caso, i Sindaci trasformino velocemente Ausíno in Azienda speciale consortile di diritto pubblico. Possibile perché previsto dalla nuova
normativa.
I Comuni si approprino del controllo del servizio idrico, sottraendole alle mire di Acea e Gori.