Il coro è unanime e si unisce all’approvazione delle migliaia di persone che sono accorse lo scorso fine settimane ad Auletta (SA), in occasione di Bianco Tanagro – la festa del carciofo bianco.
Questo prodotto, così fortemente identitario e salutare per sua natura, è una sintesi perfetta della Dieta Mediterranea, della biodiversità e della qualità alimentare. Le sue caratteristiche organolettiche che denotano una particolare dolcezza, assenza di spine, peluria e tannicità, nonché spiccata morbidezza, riescono ad interpretare benissimo la cucina tradizonale ed anche quella d’autore.
Lo hanno dimostrato i produttori degli stands gastronomici ed anche gli ospiti d’onore che si sono susseguiti tra microfono e padelle in “Tabernae parlanti”, il salotto culinario della giornalista enogastronomica Antonella Petitti.
Hanno aperto le danze lo chef stellato Peppe Stanzione che lo ha riproposto ripieno, suggerendo il ricordo organolettico del carciofo arrostito, e lo chef Angelo Borghese che si è divertito a trasformare il carciofo bianco addirittura in una simpatica spugna per il suo piatto “Tendenze di carciofo”.
Anche il giovane e talentuoso pizzaiolo Angelo Rumolo – campione del Trofeo Caputo – è convenuto con gli altri, si tratta di un prodotto così eccellente che dev’essere “trasformato” il meno possibile. Ecco che alla sua pizza bianca il carciofo viene aggiunto crudo a fine cottura, adagiandovi del tenero lardo a fare da collante.
A chiudere in grande dolcezza è il maestro gelatiere Enzo Crivella il quale, dopo aver fatto degustare il suo gelato alla ricotta di capra con carciofo bianco, è stato insignito col “Carciofo d’oro” 2015. Il terzo – da quando è nato Bianco Tanagro – e che segue in ordine il premio alla memoria di Angelo Vassallo e quello consegnato al giornalista enogastronomico Luciano Pignataro.
In chiusura grande interesse ha suscitato la seconda edizione del Contest per Istituti Alberghieri “Cucina Identità”, una gara di cucina in cui è stato premiato il piatto che meglio interpreta il carciofo bianco. A curare gli abbinamenti, coordinando Taberna Ebbra, è stato il sommelier Andrea Moscariello dell’Associazione Master Wine.
A portare a casa la vittoria quest’anno è stato Giuseppe Brancato dell’IPSEOA “A. Sacco” di Sant’Arsenio (SA) con un “Millefoglie di rombo, carciofi bianchi e mozzarella di bufala”.
La giuria di settore è stata presieduta come d’abitudine dallo chef stellato Vitantonio Lombardo, che – al termine della gara ha mostrato in un cooking show la sua interpretazione del carciofo bianco del Tanagro. Una ricetta che rientra a pieno nella cosiddetta “cucina di recupero” visto che vede protagoniste anche le foglie esterne ed il gambo del carciofo assieme al baccalà. Un nuovo piatto che entrerà nella carta della Locanda Severino di Caggiano proprio col nome di “Bianco Tanagro”.
Fil rouge delle mattinate aulettesi gli chef dei grani Helga Liberto e Vito De Vita, appassionati formatori che si sono dedicati alle attività laboratoriali rivolti ai bambini e alle loro famiglie. Protagonisti impasti e lievitazioni, ma anche cagliate e fattorie didattiche.
“Il nostro futuro risiede nelle comunità rurali, nella loro capacità di tutelare le tradizioni e i prodotti tipici. Ciò non significa soltanto sbocco occupazionale ma anche benessere, ecco perchè Bianco Tanagro vuole essere un riferimento importante per l’intero territorio e per tutti coloro i quali sanno che attraverso il cibo di qualità ci si prende cura di se stessi”, sottolinea Giuseppe Lupo della Pro Loco di Auletta, soggetto promotore dell’iniziativa.
D’altronde il progetto non dimentica il territorio a tutto tondo, promuovendo una serie di attività aggregative che in quei giorni accendono i riflettori sulla comunità locale: dalla corsa del carciofo al raduno della Federcampeggiatori, passando per un’entusiasmante “invasione digitale” a suon di scatti fotografici.
Carciofo d’oro story
2012 alla memoria di Angelo Vassallo
2014 al giornalista enogastronomico Luciano Pignataro
2015 al maestro gelatiere Enzo Crivella
Gli “Ambasciatori del carciofo” 2015
Angelo Borghese, chef
Angelo Rumolo, pizzaiolo
Peppe Stanzione, chef
Antonella Petitti, giornalista enogastronomica
Vitantonio Lombardo, chef
Vito De Vita, chef dei grani