Trattativa interrotta sugli esuberi in Ntv. Azienda e sindacati non hanno trovato la quadra sulla durata dell’accordo sui contratti di solidarieta’. Il risultato e’ la decisione dell’azienda di avviare la procedura di mobilita’ per 248 dipendenti su poco meno di mille totali.
Mentre i sindacati, sul piede di guerra, rispondono con lo sciopero. La rottura e’ arrivata in serata, dopo poco piu’ di cinque ore di confronto. L’azienda ha chiesto un accordo di cinque anni, con la disponibilità ad una verifica biennale, ma per i sindacati l’accordo non poteva andare oltre i due anni, come previsto dalla legge.
L’ad Flavio Cattaneo, secondo quanto si apprende, avrebbe lasciato la riunione intorno alle 21.30, dopo aver lasciato firmato sul tavolo il contratto con la proposta di Ntv. Per i sindacati l’azienda ha proposto “soluzioni incompatibili” con le disposizioni di legge in materia di ammortizzatori sociali che prevedono un anno di solidarietà rinnovabile con un altro anno, oltre ad aver rifiutato le controproposte sindacali. “Il sindacato non può sottoscrivere accordi contrari alla legge e neppure subire ricatti”, affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Ferrovie, ricordando che in questo mese di trattative per la gestione di 222 esuberi dichiarati da Ntv, i sindacati si sono mostrati disponibili ad una solidarietà biennale al 21% con verifiche periodiche pur di evitare la mobilità. Domani il Cda di Ntv varerà la richiesta di mobilità, che costituisce l’anticamera del licenziamento per 248 persone. Il sindacato prepara lo sciopero: “da domani -afferma Alessandro Rocchi della Filt – attiveremo la procedura di legge per la dichiarazione del primo di una lunga serie di scioperi”. (ANSA)