Si terrà giovedì 26 febbraio al Terzo Tempo Village di San Mango a Piemonte, lo showcase di presentazione di Incompatible, il primo album dei NibiruPrj22.
L’evento, con inizio alle 22.00, è ospitato all’interno della rassegna “Giovedì con autore” curata da Luca Lanzetta.
Tredici tracce nate nella volontà di “dare forma ad un viaggio nella costellazione dei rapporti umani e dare voce alla profonda collisione e all’invalicabile incompatibilità che caratterizzano la relazione tra uomo e natura”: è Incompatible il primo album dei NibiruPRJ22.
Il quartetto, formato da Angelo e Luciano Napoli, Francesco Galatro e Stefano De Rosa, delinea con Incompatible, un percorso che assembla suoni digitali e armonici perseguendo una vocazione per la sperimentazione e la fusione dei generi che intreccia minimal, dub, grunge, industrial e rock.
“Incompatible – raccontano i quattro – parte da una riflessione sui limiti del suono che i NibiruPrj22 stavano conducendo da tempo. Veniamo tutti da percorsi di formazione musicale classica e ciascuno di noi rivela una naturale propensione per lo studio del suono e dell’armonia così come dei loro limiti di esecuzione. Con Incompatible, invece che lasciarci trascinare dalla volontà di superare quei confini, che è tipico di un atteggiamento predatorio dell’uomo sulla natura che rifuggiamo, abbiamo deciso di attraversare quei limiti, partendo da un fondamento profondamente arcaico e cioè dallo studio della frequenza Hz 422, quella che da alcuni è considerata il suono dell’universo”.
L’ALBUM “Incompatible” è il frutto del lavoro e della ricerca dei NibiruPrj22. Esso nasce dalla volontà di creare una sutura, di ricomporre la frattura e riarmonizzare il rapporto tra i corpi umani e celesti, tra i mondi Artificiale e Naturale; è il prodotto di una sperimentazione pura, condotta con metodo scientifico, sulle infinite possibilità di creare armonia utilizzando la frequenza dell’universo.
“Incompatible” è un album concettualmente demarcato in due tempi fusi insieme nella volontà di provare a ridefinire l’insormontabile incompatibilità tra tutto ciò che è natura e frutto della manipolazione umana. Da un lato dominano un imperante ricorso al “big beat” e suoni che spaziano dal jungle alla techno, alla dance più ortodossa per poi virare verso un minimal dalle incursioni cosmic fino ad atterrare di fronte ad aperture di archi che sfumano nell’altra anima del progetto dove a farla da padrone è un elettro-rock puro, fatto di riff graffianti e suoni armonici combinati magistralmente con sinth, vocoder e manipolazione digitale.
“La nostra è fusion” affermano i NibiruPrj22, e l’ascolto di “Incompatible” ne dà la conferma, dimostrando come i quattro, tutti con un curriculum di studi jazz, abbiano ben chiaro il concetto.
C’è spazio anche a un omaggio al raggaeton e al beat “ska” come nel brano “Insert Coin” e per atmosfere dub come in “Legal Crime” in collaborazione con Marcello Coleman.
Due tracce dell’album “18 o’ clock” e “Da Nio 19” sono state incluse nella colonna sonora del film, prodotto da Fandango, “Smetto quando voglio”.
Tutte le track, esclusa “X pro”, che è stata scritta in collaborazione con Carlo Salentino (che ha accompagnato il progetto nella parte iniziale), sono composte e prodotte da Angelo Napoli. Il mix è stato realizzato in collaborazione con Carlo Zita aka Yado Atiz e masterizzate con Fabio Calluori presso il Sonic Temple Studio.
Dai brani “Elektro punk” e “18 o’clock” sono stati tratti due videoclip realizzati dai videomaker Valentino De Petro e Davide Gallo.
Prodotto dalla Tippin the Velvet Productions di Gianluigi Manzo, Incompatible è stato registrato e mixato presso EffettoRecStudio.
NibiruPrj22: Quattro musicisti con un percorso di formazione musicale profondamente segnato dal jazz, l’inclinazione alla sperimentazione continua e alla contaminazione, la ricerca ossessiva di sonorità arcaiche o mai esplorate danno vita ai NibiruPrj22. Un progetto nato nel 2011 dalla mente di Angelo Napoli (chitarrista, voce, produttore artistico nonché controller del gruppo) e sviluppatosi grazie all’incontro con i bassisti Luciano Napoli e Francesco Galatro e il batterista e percussionista Stefano De Rosa. Il nome della formazione trae origine dal pianeta Nibiru, associato dai Sumeri al dio Marduk, considerato il re degli dei e designato come protettore della città di Babilonia. «Il significato della parola Nibiru – raccontano i quattro -, di origine accadica, è “punto di attraversamento o transizione” ed è emblematico del lavoro di ricerca che abbiamo elaborato e stiamo realizzando con il nostro progetto, che punta ad indagare la combinazione tra generi diversi, tra analogico e digitale, nella volontà di ottenerne una fusione innovativa e inedita. Il numero 22 che accompagna la designazione del nostro progetto si riferisce, invece, alla cosiddetta frequenza armonica dell’universo che si attesta sui 422 Hz».