Libano: Salerno si fa onore nel paese dei cedri. Gli uomini del Reggimento Cavalleggeri Guide di Salerno schierati nel comando Unifil.

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Da Shama, quartier generale del Contingente Militare Italiano, a bordo dei Lince, ci spostiamo nella base 1-26 di Al-Mansouri, nel Libano del sud, dove ha sede lo storico Reggimento “Cavalleggeri Guide”di Salerno . Nato come Squadrone il 10 aprile del 1859, assunse, per meriti, nel febbraio del 1860 la denominazione di Reggimento Guide.

Nel corso degli anni si è distinto non solo per operazioni militari ma anche per i notevoli contributi umanitari a sostegno delle popolazioni, arricchendo, di fatto, il proprio Stendardo con numerose decorazioni e medaglie al valore civile e militare. Operativo nel recente passato sia in contesti nazionali con Operazione Strade Pulite e Operazione Strade Sicure che in contesti internazionali tra cui Somalia, Bosnia Herzegovina, Kosovo, Iraq, Afghanistan e Libano (attualmente per la terza volta)

La bandiera italiana, sventola, imponente, ad Al-Mansouri nella suggestiva cornice di un tramonto mozzafiato che accarezza dolcemente le acque della costa libanese. A fare gli “onori di casa” il Comandante del 19° Reggimento Cavalleggeri Guide nonché Comandante della Task Force denominata Italbatt, il Colonnello Angelo Malizia.

Sono circa 400, gli uomini del 19° Reggimento Cavalleggeri Guide di Salerno rafforzato dagli assetti forniti dal 7°Reggimento Bersaglieri di Altamura, che, agli ordini del Colonnello Malizia, costituiscono l’unità di manovra del Contingente Militare Italiano attualmente su base Brigata Pinerolo sotto il Comando del Generale della Joint Task Force Lebanon, sector west della forza Unifil, Gen. Di Brigata Stefano Del Col.

Ci troviamo in Libano per assolvere alla missione Leonte XVII, nel rispetto della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701 del 2006. – spiega il Colonnello Malizia- Abbiamo il compito di monitorare le cessazioni di ostilità tra Israele e Libano con pattugliamenti e controlli sulla Blue Line, la linea armistiziale che divide i due territori, assistere la popolazione locale e addestrare le forze armate libanesi affinchè raggiungano la “full operational capability”.

Nella fattispecie delle operazioni militari, Il Battle Group di Italbatt dispone di veicoli blindati VBL Puma 6×6, VTLM Lince e Blindo Armata Centauro, gli stessi utilizzati dall’unità di riserva dislocata nella base di Shama e facente capo al 19°Reggimento Cavalleggeri Guide sotto il comando del Capitano Christian Ausiello.

Ammirevoli sono stati e sono, inoltre, i progetti di cooperazione civile – militare (Cimic) realizzati a favore delle municipalità, tra cui l’assistenza medica fornita dalle attività di medical care, con un efficiente servizio ambulatoriale operante sia nei villaggi di competenza Italbatt che nella base di Al -Mansouri in giorni prestabiliti, come spiega l’Ufficiale Medico Dott. Altamura durante il briefing pomeridiano e ancora innumerevoli sono le iniziative e le donazioni di materiale didattico nelle scuole.

La visita nella base di Al-Mansouri si conclude con una squisita cena in mensa, dove regna un clima amichevole e familiare tra i Caschi Blu Italiani che quotidianamente operano con professionalità, dedizione e forte senso del dovere.

Corinne Bove