Vietri, parcheggi multipiano ed ascensore stazione FS, lettera del Comitato del NO.

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Plastico-300x336dal Comitato del NO ai parcheggi multipiano ed all’ascensore Stazione FS di Vietri sul Mare riceviamo e pubblichiamo

Il Comitato cittadino vietrese che si batte contro il suddetto sistema di parcheggi esprime le proprie congratulazioni all’on. Ermete Realacci per l’assegnazione della IV edizione del Premio Vietri sul mare dedicato quest’anno all’ambiente e ispirato all’art. 9 della Costituzione.

E’ a tutti noto il suo pluridecennale impegno in difesa dell’ambiente, del paesaggio e della diffusione di una cultura
ambientalista nel nostro Paese. Rincresce però dover osservare, e risulta oltremodo paradossale, che ad organizzare una simile, meritoria manifestazione sia una compagine amministrativa, quella guidata dall’avv. Francesco Benicasa (al suo secondo mandato elettorale), che poco o nulla ha fatto in passato per la tutela ambientale, e di recente si è resa anzi protagonista di un attacco senza precedenti all’integrità del nostro territorio.

L’attuale amministrazione è erede di una lunga tradizione di malgoverno del territorio, in gran parte riconducibile all’esperienza del centrosinistra. Sono ancora vive nella memoria collettiva il ricordo di antiche e ancora aperte ferite quali il “Mostro del Fuenti”, per la cui demolizione è stato necessario aspettare la bellezza di trent’anni; e, più di
recente, il Piano Urbanistico Esecutivo di Marina di Vietri, che a suo tempo la Legambiente definì un “abuso legalizzato”, a cui non è ancora stato posto rimedio, una cementificazione selvaggia della fascia costiera perpetrata con la complicità di tutta la classe politica locale, della prima e della seconda Repubblica.

L’attuale amministrazione – sempre nell’ottica di una distorta visione dello sviluppo economico, urbanistico, “turistico” del comprensorio vietrese (“crescita economica” e “sviluppo turistico” sono diventate le parole magiche di tutti i politici nostrani – come si può intuire, il sindaco De Luca ha fatto opera di proselitismo) – si appresta ad infliggere una nuova ferita al territorio e al paesaggio con la realizzazione di un mastodontico sistema di parcheggi
multipiano in aree notoriamente classificate ad alto rischio-idrogeologico.

Uno di questi parcheggi è previsto a ridosso della scuola media “V. Pinto”, in fondo al vallone del fiume Bonea, mentre un altro è previsto all’uscita dello svincolo autostradale A3. Nel contempo si promettono futuristiche, quanto improbabili, ma sicuramente costosissime “opere di mitigazione”, cioè di prevenzione di eventuali fenomeni franosi o alluvionali. Soltanto pochi mesi fa i nostri amministratori hanno pianto (lacrime di coccodrillo, evidentemente) le vittime della terribile alluvione dell’ottobre 1954, una catastrofe non infrequente nella nostra regione e che di naturale ha ben poco, come ci ha ammonito un recente convegno di geologi a Salerno lo scorso autunno (“Basta costruire sui letti o lungo gli argini dei fiumi”).

Nonostante questi allarmi e incuranti del “principio di precauzione”, noto a quanti si occupano di difesa ambientale, i
nostri amministratori avevano già proditoriamente avviato da lungo tempo (dal 2011), all’insaputa della cittadinanza vietrese,  la fase di progettazione di questi parcheggi ed oggi si apprestano a portare a termine i loro piani che, a nostro parere, presentano non poche criticità e risultano del tutto incompatibili con una seria tutela ambientale e paesaggistica del territorio comunale.

Si rinvia alla lettura del nostro comunicato-stampa del  3 novembre 2014 (reperibile anche online all’indirizzo:

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/11/nuovo-cemento-a-vietri-sul-mare-unalluvione-di-no-li-spazzera-via/
per un’attenta e puntuale esame degli aspetti tecnici e procedurali di tale progetto che destano non pochi dubbi e perplessità per quanto riguarda il rispetto della trasparenza e delle vigenti norme in materia urbanistica e di protezione ambientale, come si evince dai pareri condizionati (“con prescrizioni”) forniti dagli organi preposti al rilascio delle previste autorizzazioni per l’avvio definitivo dei lavori (Autorità di Bacino Regionale in Destra Sele,
A.N.A.S., Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici, ecc.).
rendering-vietri-ascensorePer quanto riguarda, infine, il progetto, in fase di attuazione, del cosiddetto “vettore meccanico”, l’ascensore con
annesso sottopasso, che dovrebbe collegare Piazza Matteotti con l’area “a monte” della Stazione ferroviaria di Vietri, ci preme sottolineare che l’amministrazione ha strumentalmente ripreso un vecchio progetto di parcheggio d’interscambio curato e caldeggiato a suo tempo dall’arch. Ovidio Gagliardo, ma stravolgendone del tutto le finalità
originarie. In altri termini, l’ascensore aveva come scopo precipuo quello di adibire l’area attigua alla stazione FFSS
di Vietri a “parcheggio d’interscambio”, per renderla pienamente fruibile da parte degli utenti della linea circumsalernitana e della futura metropolitana regionale, sia per i flussi in uscita sia per quelli in ingresso.

Al contrario per l’attuale amministrazione il vettore meccanico è il classico specchietto per le allodole, un argomento strumentale e pretestuoso, in quanto non hanno alcuna intenzione di realizzare un parcheggio “a monte” (a loro dire irrealizzabile e impraticabile). Il loro vero obiettivo è piuttosto quello di giustificare, agli occhi della cittadinanza, la realizzazione del parcheggio “a valle” della Stazione FF.SS., a pochi passi dal letto del fiume Bonea, che – a nostro dire invece – non può certo definirsi un “parcheggio d’interscambio” in senso stretto.

Come già sostenuto in altra sede, è proprio la realizzazione del vettore meccanico a costituire l’elemento decisivo che nega in modo incontrovertibile la necessità del loro “sistema di parcheggi”, in quanto la disponibilità di 200-300 posti auto in prossimità della Stazione FF.SS. – di cui ha parlato anche il progettista arch. Spirito – risolverebbe alla radice il problema parcheggi e definirebbe un nuovo rapporto con il “vettore treno” che negli anni è sempre stato il modo consueto di  giungere nel nostro Comune, considerate le deficienze della rete stradale e autostradale locale (Vietri manca ancora di una rampa di accesso autostradale in direzione Salerno, e la responsabilità di tale dolente mancanza pesa non poco sulla classe politica salernitana degli anni ’50-60).

Pertanto non vale la pena avviare grossi progetti che hanno tanto il sapore del consueto consumo di suolo, in un’area – il Vallone del fiume Bonea – oltretutto soggetta a vincoli ambientali insormontabili essendo parte integrante di un territorio – la Costiera amalfitana – dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità” sin dal 1997.

L’ascensore, per come è stato pensato e per come verrà realizzato, ovvero con criteri di ecosostenibilità, ci appare piuttosto un’ottima occasione per poter valorizzare opportunamente l’area adiacente la  Stazione FF.SS.

Auspichiamo, dunque, che l’amministrazione Benincasa trovi il coraggio di fare dietrofront per un diverso, equilibrato e pacifico, rapporto con il territorio.