Botti e giocattoli, il report di Fare Ambiente.

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Botti: sequestro nel Napoletano, anche bombe a forma di babàCon il Capodanno il fenomeno dei fuochi pirotecnici illegali si manifestano in tutta la loro potenza.

Anche quest’anno il resoconto posto in essere dall’ordine è devastante, anche se si leggono alcune  inflessioni in termini di feriti e fortunatamente senza nessun ferito. Si contano infatti, 251 feriti contro i  361 del 2014, anche se ancora il dato non è definitivo.

Il calo è stato soprattutto per i minorenni, 68 contro gli 89 del 2014 . In calo anche le lesioni per ferite lievi    40 giorni sono 241 a fronte dei 345 del 2014, quelli più gravi, cioè quelli con prognosi superiore ai 40 giorni, sono 12 rispetto ai 16 dello scorso Capodanno. Oltre 250 denunce e 45 arresti per la vendita illegale dei botti.  Il numero di persone denunciate a piede libero, 256, è pressoché uguale a quello dello scorso anno quando ne vennero segnalate 258. Mentre sono state arrestate 45 persone a fronte delle 23 del 2014 ( dati forniti dalle forze dell’ordine)

Di seguito alcune considerazioni sul sistema dei fuochi d’artificio che ha caratterizzato il 2013-2014.

I dati sono estrapolati dal DOSSIER Legalità, fuochi pirotecnici e contraffazione dei giocattoli:dal degrado sociale alla prevenzione ambientale”

REDATTO DA FAREAMBIENTE

Il mercato legale dei fuochi pirotecnici

È da considerare che il mercato inerente la fabbricazione, in base a quanto sottolineato dalla commissione europea  risultate essere extra comunitario per il 95%, soprattutto dai paesi asiatici.

Agli inizi del decennio in corso, tale è stata la rilevanza del mercato, visto che il mercato legale dei fuochi pirotecnici supera i 100 milioni di euro  (illegale oggi arriva quasi al 120 milioni in più) la Commissione europea e il Parlamento  ha iniziato a lavorare in merito.

Nel decennio 2000-2010, il numero delle aziende e quello degli addetti, in termini di unità di lavoro-anno non hanno subito grosse modifiche, gli ddetti che operano nel comparto legato ai fuochi pirotecnici sono circa   addetti (afferenti al settore Industria per il 21% e al settore Artigianato per il 79%),  gestioni Industria e Artigianato risultavano (per l’85% artigiane e per il 15%. Le imprese assicurate presso l’INAIL sono  275.

Circa 210 aziende sono localizzate nel Sud  con 400 addetti

Il mercato illegale e le criticità

Negli ultimi   anni l’uso scorretto dei fuochi pirotecnici ha provocato in Italia più di  2000 feriti, non solo in termini di persone ma a volte arrecano danni anche alle cose ed animali.

Le stime elaborate degli animalisti quantificano, ogni anno, in circa 5mila morti di animali provocate dallo stress o dagli incidenti causati dai festeggiamenti a base di botti. Negli anni si era sperato che grazie alla crisi, e quindi alla minore disponibilità di spesa i casi di incidenti e acquisto, ipotesi asbaglita. L a crisi ha potato solo alla vendita dei prodotti illegali.

Idea errata infatti quella di negare a prescindere l’uso dei botti, per due motivi:

si va a creare danno alle economie delle imprese operanti è nella tradizione culturale italiana l’uso dei fuochi, e pur di poterli usare ci si rivolge al mercato illegale.

Queste affermazioni sono anche avvallate dai dati della Guardia di Finanza che attestano come nel corso dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio nazionale con un incremento di oltre il 70% rispetto al 2012 ( dati rinvenuto sui principali organi di stampa.)

Da dire che però il numero dei feriti che sono stati poco più di 350.

Negli ultimi 5 anni i botti hanno provocato 6 morti e 2.311 feriti. Gli spari tra 2012 e 2013 hanno provocato  complessivamente due morti e 361 feriti.

Secondo i dati forniti dal Viminale nella notte di capodanno , la provincia barese, con i suoi 26 casi di feriti registrati, è stata quella più funestata dagli incidenti di fine anno, preceduta solo dalla provincia di Napoli, in cui si sono registrati 50 feriti.  A seguire, nella triste graduatoria nazionale, Roma (23), L’Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10)

I dati della Guardia di finanza evidenziano come i numeri del 2013, in termini di sequestri sono  raddoppiati ( quasi)

Nel 2012 sono stati sequestrati circa 57.000 kg di materiale per artifizi pirotecnici, e che i maggiori sequestri sono avvenuti nel periodo che va da metà di novembre al 31 di dicembre. Le persone denunciate sono state 51, mentre quelle tratte in arresto sono 5.

Nel 2013 infatti sono stati sequestrati pari a 102,796 kg. Resta constante la parte dei sequestri di automezzi, si riduce il numero delle persone sequestrate ( nel 2013 solo 2 contro le 5 del 2012), invece aumentano le persone denunciate a piede libero.

Se si analizzano i dati degli anni precedenti, si constata come siano diminuite le persone arrestate ma incrementati notevolmente i kg di prodotti sequestrati nel 2011 42000kg.

 

Ultimi casi di ingenti sequestri nel napoletano ( in un solo sequestri 45.000 pzzi) e nel romano ( 11.000 kg), ma anche in puglia 1000 kg etc

Giocattoli e contraffazione

Nel 2013 i pezzi sequestrati nel comparto giocattoli sia pari a €3.496.307.

Il valore economico stimato della contraffazione dei giochi nel 2013 è pari a  12.139.405 euro.

A Milano nel biennio 2013 2014  nel biennio 2013 e 2014 la Polizia locale ha effettuato oltre 2 mila operazioni e sequestrato oltre 100 mila giocattoli venduti abusivamente o contraffatti, cui si aggiungono 20 milioni di braccialetti elastici, 6 mila cavi elettrici e luminarie non a norma e, nel 2013, 1.500 fuochi artificiali.

Nel corso  del 2013 e dei primi 10 mesi del 2014, sono stati effettuati in Italia  2.301  sequestri penali effettuati dalla Polizia locale, mentre sono stati oltre 15 milioni i giocattoli sequestrati dalla Guardia di Finanza nel 2014.

In un unico sequestri avvenuto a Napoli sono stati sequestrati   6000 giocattoli che sarebbero stati distribuiti nei diversi punti vendita ( negozi a gestione cinese delle zona):

Sintesi sull’indagine tra i consumatori sui “Botti di Capodanno”

I dati evidenziano come a prescindere dalla crisi, soprattutto a centro Sud i fuochi artificiali sono usati.

I motivi per il quale si acquista  questo tipo di prodotto, per il 58% sono un modo per festeggiare, il 30% invece lo fanno perché i fuochi gli ricorda la gioventù e i natali passati in famiglia; solo per il 12% sono uno spreco di denaro

Il dato interessante è quello in cui si vede che il 76% delle persone ha acquistato botti illegali e come il 24% afferma anche di aver subito piccoli incidenti causati dalla distrazione e dal malfunzionamento dei prodotti.

Comunque per il78% del campione i botti non si devono vietare, ma è necessario contrastare l’illegalità ed evitare che il mercato sia invaso dalle “porcherie”

Quindi è necessario non accanirsi contro gli imprenditori e gli artigiani che lavorano nella legalità ma avviare un maggiore contrasto nei confornti dei “bugicattoli” ambulanti che spuntano nelle città come funghi, che sono poco controllati e commercializzano in molti casi prodotti illegali (prenotando a richiesta le famose botte di Maradona o gli spread)

SUGLI ACQUISTI  DI GIOCATTOLI CONTRAFFATTI

E’ risaputo che   almeno 1 su quattro ha fatto negli ultimi 12 mesi un acquisto consapevole di merci contraffatte. Mentre tra gli imprenditori 8 su 10 si ritengono danneggiati e 1 su 3 ritiene il fenomeno in crescita.

In base ai dati ottenuti dalla nostra indagine il luogo principale dove imbattersi nei prodotti contraffatti nel periodo di natale sono per il 31% negozio ambulante, per il 23%mercatino, 23%su internet solo 8% presso un negozio specializzato.

Il 46% afferma di averli acquistati, il 39%non lo ha mai fatto ma il dato interessane è quello  del 15% del campione che afferma di non saper riconoscere un gioco contraffatto.

Un dato sconcertante è quello che ci consente di constare  come  si acquista un prodotto contraffatto e non conforme in quanto si ritiene che tanto viene distrutto subito ( 38%) e  inoltre è  meno costoso ( 37%), per il 13% non vi è nessuna differenza fra i due.

I giochi che si ritengono più pericolosi sono quelli con piccoli componenti (50%), 20%pelushe , 20% bambole  e 10% i colori.

Anna Zollo