(Adnkronos) – 110 candeline per il celebre ristorante Da Alfredo alla Scrofa, fondato il 1 dicembre 1914 nel cuore della Capitale. Da Roma a New York, da Los Angeles a Tokyo, le "sue" Fettuccine alla Alfredo sono uno dei piatti più conosciuti al mondo. Tanto che nei calendari americani il 7 di febbraio si festeggia il “National Fettuccine Alfredo Day”. "Era il 1 dicembre 1914 quando Alfredo alla Scrofa apriva le porte al pubblico, e oggi, dopo 110 anni siamo ancora qui – scrive su Instagram il patron del locale Mario Mozzetti – Oggi come allora, il nostro lavoro è focalizzato nella conservazione della tradizione, rendendo attuale ciò che i nostri nonni ci hanno tramandato! Grazie a tutti coloro che con il proprio contributo ci consentono di continuare a scrivere questa meravigliosa storia". Da Ettore Petrolini a Jimi Hendrix, da Zdenek Zeman a Gary Cooper e Audrey Hepburn, senza dimenticare Jerry Colonna, Tony Curtis, Kirk Douglas, Lucia Bosè e Nino Benvenuti. E poi Manuela Arcuri, Serena Autieri, Paolo Sorrentino, Francesco Totti e Ilary Blasi, Claudio Lotito. Per mangiare le celebri Fettuccine per le sale del locale di via della Scrofa sono passati tutti. "Quella di Alfredo alla Scrofa è una storia di un gesto di amore. Quello che Alfredo Di Lelio, 110 anni fa, dedicò alla consorte debilitata dal parto: si ingegnò per trovare questo piatto di pasta per poterla rigenerare, aggiungendoci due ingredienti molto nutrienti. Burro e parmigiano. Ma non si accontentò solo di creare un piatto, lo arricchì del suo gesto di amore. Gli dedicò questo piatto, facendo volare le fettuccine con questo sapiente movimento a mo' di valzer; da lì nacquero le Fettuccine alla Alfredo", racconta all'Adnkronos Mozzetti, conscio che ora sta a lui tramandare la storia d'amore alla base di uno dei piatti più conosciuti al mondo (VIDEO). Alla nascita del mito, ricorda, contribuirono due divi americani degli anni ’20, Mary Pickford e Douglas Fairbanks, "che durante la loro luna di miele a Roma mangiarono Da Alfredo alla Scrofa e gli regalarono un set di posate d’oro". E "da lì scattò 'la fettuccina-alla-Alfredo-mania'". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)