(Adnkronos) – Il caso di Margaret Spada "mi ha colpito molto: sempre più ragazze giovani ed inesperte, nonostante bellissime, sono sempre alla ricerca della perfezione attraverso interventi di varia natura", ma "secondo recenti statistiche, circa il 72% dei pazienti che si rivolgono a un chirurgo plastico ha visitato il suo profilo social prima di prenotare una consulenza. Foto, video e recensioni diventano veri e propri biglietti da visita. Questo fenomeno non è di per sé negativo: i social offrono trasparenza e permettono ai pazienti di valutare estetica e approccio del medico. Tuttavia, una decisione così importante non dovrebbe basarsi esclusivamente su ciò che si vede online". Lo afferma Roberto Valeriani, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, che consiglia di "integrare le informazioni raccolte sui social con ricerche più approfondite. Consultare curriculum, esperienza, iscrizione ad associazioni e società specialistiche in chirurgia plastica, recensioni su piattaforme affidabili sono passaggi fondamentali per valutare la reale professionalità di un chirurgo", rimarca. "Margaret ha affrontato un viaggio di centinaia di chilometri per farsi operare proprio da quel chirurgo plastico che su TikTok prometteva il rimodellamento del naso con un intervento 'mini invasivo' e senza cicatrici", evidenzia Valeriani che conclude: "I social media sono uno strumento potente, ma vanno usati con consapevolezza. Informarsi su più fonti garantisce una scelta responsabile, aumentando la sicurezza e la serenità di chi desidera affrontare un intervento chirurgico". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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