La Medicina Estetica come medicina di prevenzione. La decima edizione del convegno “La bellezza continua – Benessere Globale Antiaging” all’Hotel Cetus di Cetara

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“La Medicina Estetica non è una Medicina che serve a far diventare più bella la gente, a donare volume alle labbra di alcune ragazzine di 15/18 per un fenomeno di moda. È questa una deriva della Medicina Estetica molto pericolosa. Purtroppo ci sono dei medici che, grazie anche a mamme compiacenti sono pronti a fare questo tipo di correzioni. Stiamo portando avanti una battaglia di sensibilizzazione: una ragazza a venti anni è bella perché ha venti anni, non ha bisogno di fare correzioni, a meno che non abbia avuto degli incidenti, dei traumi o abbia delle malformazioni.  La Medicina Estetica è una Medicina tradizionale che serve a correggere dei difetti nel momento in cui siano presenti. Bisogna insegnare alle ragazze a proteggersi dal sole, a utilizzare cosmetici giusti, a curare l’acne se ce l’hanno, ma non a sottoporsi a infiltrazioni o addirittura seguire delle terapie per prevenire l’invecchiamento: alcuni medici si sentono autorizzati a fare tossina botulinica in ragazze di venti anni. Questo è pura follia. La correzione va fatta solo quando ce né bisogno e non deve essere una forzatura altrimenti tutto va al di fuori degli obiettivi della Medicina Estetica tra i quali il primo è la prevenzione”.  A lanciare questo importante messaggio è stato il professor Emanuele Bartoletti, Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Presidente della Società Italiana di Medicina Estetica, durante il convegno “La Bellezza Continua – Benessere Globale Antiaging”, giunto alla decima edizione come ha spiegato la Presidente e Responsabile Scientifico del convegno, tenutosi presso l’Hotel Cetus di Cetara, la dottoressa Maria Laura Vinciguerra, medico estetico, omeopata ed omo-tossicologa:” Il convegno, sin dal 2015, si propone di offrire ai medici ai biologi, ai farmacisti, ai fisioterapisti e agli psicologi, un’ampia visione delle ultime novità nei diversi campi. Nell’edizione di quest’anno parliamo di Medicina Estetica, Dermatologia, Chirurgia Plastica, Nutrizione e Benessere Globale. Anche in questa edizione un posto particolare è stato ricoperto dalle sessioni di Tricologia e Medicina Legale e delle Assicurazioni in tema di responsabilità professionale. Il focus del convegno di quest’anno è stato la gestione del paziente oncologico nei differenti ambiti della Medicina anche grazie alla partecipazione di relatori d’eccezione quali il Professor Francesco Schittulli, Presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT e la Professoressa Roberta Lovreglio, Coordinatore del Centro di Medicina Estetica Oncorigenerativa (CRE) della LILT. Le tematiche, come sempre, sono state affrontate a 360° con un’ampia visione delle ultime novità nei diversi campi”.

Il professor Bartoletti ha anche spiegato che sta crescendo l’attenzione da parte delle istituzioni nei confronti della Medicina Estetica:” Le istituzioni ancora non l’hanno riconosciuta come disciplina medica. Entro l’anno prossimo dovremmo riuscire ad avere una ufficializzazione della Medicina Estetica da parte del Ministero della Salute. Stiamo già preparando il percorso formativo che il medico deve affrontare prima di essere Medico Estetico. Il nostro obiettivo è quello di creare un registro nazionale al quale i pazienti possono far riferimento per conoscere quelli che sono i medici che hanno seguito un percorso formativo per diventare Medico Estetico attraverso una scuola quadriennale o un Master universitario. Il Medico Estetico, attraverso una diagnosi, deve prendere in carico il paziente in modo globale”. L’Onorevole Guido Milanese, Presidente Onorario del convegno, ha sottolineato il carattere nazionale e internazionale del convegno e ricordato la figura del professor Luigi Califano da poco scomparso:” Ogni anno apriva la Sessione Chirurgica del convegno. Era l’amico di tutti. Manca a tutti noi”. Il Professor Francesco Schittulli, Presidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT, ha spiegato l’importanza di sostenere il senso dell’autostima nel paziente oncologico:” Dopo una malattia devastante e destabilizzante come il cancro, che è sempre più una malattia curabile, bisogna ridare al paziente speranza, fiducia, e soprattutto la certezza che la vita assume un valore estremamente diverso. L’unica arma vincente contro il cancro rimane sempre la prevenzione”.  Il professor Franz Baruffaldi Preis, Direttore di Chirurgia Plastica e Centro Ustionati del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, ha parlato del ritorno alla normalità estetica dei pazienti guariti dai tumori maligni cutanei:” Non è sufficiente guarire da un tumore  un soggetto, ma bisogna dargli anche una ripresa estetica: il chirurgo plastico si deve inventare ogni giorno la migliore tecnica per il ripristino della morfologia del viso o del corpo del paziente mutilato da quello che è stato un tumore”. Il professor Baruffaldi Preis ha spiegato che siccome la popolazione italiana sta invecchiando sono aumentati i tumori cutanei:” Il tumore della cute è 7/8 volte più frequente di quello della mammella. Sono aumentati ad esempio i pazienti calvi che prendono il sole e che quindi presentano delle lesioni cutanee della testa”. La dottoressa Loredana Cavalieri, Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, ha spiegato che il Dermatofibrosarcoma Protuberans è un tumore maligno raro:” È un tumore cutaneo asintomatico che non metastatizza che però, se non ben trattato, può causare diverse complicazioni”.  Il dottor Gerardo Botti, Primario Emerito dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli, ha spiegato l’importanza di unire più specializzazioni e il ruolo dell’anatomopatologo in campo oncologico. Di Tricologia, una branca che sta assumendo sempre più rilevanza, ha parlato la professoressa Fiorella Bini, Specialista in Dermatologia e Venereologia. Presidente della Società Italiana di Tricologia (SITri), cofondatrice del “Gruppo di Tricologia Oncologica”, che ha spiegato che la perdita dei capelli è il più impattante evento per quanto riguarda la chemioterapia:” L’8% delle pazienti rifiuta la chemioterapia per la paura di perdere i capelli. La caduta dei capelli si può rallentare e in qualche caso anche minimizzare attraverso alcuni presidi come i caschetti refrigeranti. Si devono aiutare le pazienti, sia dal punto di vista emotivo, sia per quanto riguarda la ricrescita dei capelli, intervenendo con vari farmaci e presidi a condizione però che si faccia in adeguate fasi della ricrescita per evitare il fallimento del tentativo”. La professoressa Bini ha anche raccomandato ai pazienti che perdono i capelli di rivolgersi a medici tricologi preparati e qualificati:” Spesso sui social i pazienti calvi vengono indirizzati in centri non sempre qualificati.  Andare all’estero per risparmiare non sempre è una scelta vincente: si rischia di perdere unità follicolari.  È importante applicare le moderne tecnologie, solo dopo una corretta diagnosi e una corretta terapia medica. Anche nel caso di un autotrapianto è importante scegliere quando farlo: sicuramente non quando si è troppo giovani e la calvizie non è ancora ben assestata”. Il radiologo e senologo Gaetano Pellegrino, Specialista in Diagnostica per Immagini, Responsabile del “Centro Medico Percorso Senologico” di Salerno, ha sottolineato l’importanza della prevenzione nel cancro alla mammella:” Un tempestivo riconoscimento di tumori mammari, specie in giovane età, può fare un enorme differenza sulla sopravvivenza e qualità di vita della donna. La possibilità di fare diagnosi in stadi molto precoci consente di effettuare trattamenti chirurgici più conservativi piuttosto che demolitivi come le mastectomie”. Il dottor Pellegrino ha spiegato anche le applicazioni principali in ambito senologico dell’Intelligenza Artificiale:” La CAD che costituisce un’aggiunta potenziale molto valida al lavoro del radiologo senologo, e la Radiomica che permette di fornire preziose informazioni sulle caratteristiche dei tumori, su eventuali mutazioni e sulla personalizzazione delle terapie oncologiche”. La dottoressa Carla Milanese, Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, specializzatasi in campo psicoterapico – oncologico all’Università di Philadelphia con il professor Antonio Giordano, con il quale ha partecipato ad un progetto legato alla realtà virtuale:” Ha preso il volo sia grazie ai colleghi di Philadelphia, sia a quelli dell’Università di Siena dove ho seguito un dottorato di ricerca. Seguo pazienti oncologici che sviluppano disturbi legati   a depressione, ansie. Applico le tecniche per la gestione del dolore attraverso protocolli molto efficaci con l’utilizzo di tecniche di meditazione mindfulness basate sul respiro, sull’attenzione e l’autocontrollo che favoriscono il benessere del paziente”. A parlare del consenso informato per le terapie oncologiche è stato il Professor Massimo Niola, Ordinario di Medicina Legale e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale all’ Università degli Studi di Napoli Federico II:” Dal 2017 il consenso informato è un ‘obbligo e nel caso del paziente oncologico è un aspetto molto delicato in quanto non dovrebbe provocare uno stress al paziente già fortemente provato psicologicamente dalla sua condizione”.  Il professor Alessandro Weisz, docente Ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Salerno, Direttore del Centro di Ricerca Genomica per la Salute che rappresenta una realtà salernitana di valenza nazionale nata grazie all’impegno della Regione Campania e del Rettore dell’Università di Salerno Vincenzo Loia, ha spiegato, insieme alla genetista Elisa D’Acunto,  che da circa un anno è stato aperto, per la prima volta   a Salerno, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona, un “Laboratorio di Genomica Medica” per la diagnosi dei tumori eredo – familiari, nato grazie al “Programma di Patologia Molecolare e Genomica Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi di Salerno, promosso dal professor Alessandro Weisz:” Presso la sede di Via San Leonardo  e presso l’Ospedale Fucito di Mercato Sanseverino, si effettuano le visite mediche dei pazienti, e i test genetici”. Il dottor Attilio Maurano, Direttore della UOC di Endoscopia Operativa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Rucci d’Aragona di Salerno. Vice Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, ha parlato della prevenzione dei tumori del colon:” A causa dell’inquinamento ambientale e a una dieta non corretta: con il consumo elevato di carne rossa o carne lavorata, è aumentato notevolmente il rischio di sviluppare un tumore del colon.  È fondamentale sottoporsi ogni anno esami di colonscopia e di sangue occulto delle feci già a partire dai 50 anni”.  Il professor Paolo Persichetti, Direttore dell’UOC di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica e della Scuola di Specializzazione di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l’Università Campus Bio Medico di Roma ha parlato della chirurgia plastica nelle ricostruzioni morfofunzionali post oncologiche. Dopo i saluti del Sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, e del Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D’Angelo, tante sono state le novità presentate dagli importanti relatori: Pasquale Abbruzzese, Franz W. Baruffaldi Preis, Massimo Ciccozzi, Alfonso D’Emma, Davide De Vita, Guido Milanese, Antonio Mollo, Francesco Sacco, Luigi Schiavo, Maria Laura Vinciguerra, Raffaele Antonio Vinciguerra, Pasquale Abbruzzese, Giovanni Alberti, Carmine Alfano, Domenico Amuso, Lucia Auletta, Laura Baccari, Emanuele Bartoletti, Franz Wilhelm Baruffaldi Preis, Fiorella Bini, Massimo Bonucci, Gerardo Botti, Antonio Brando, Bruno Brunetti, Annarosa Catizzone, Loredana Cavalieri, Massimo Ciccozzi, Gianpiero Cotugno, Elisa D’Acunto, Marina D’Aniello, Mariangela De Carolis, Alfonso D’Emma, Pasquale De Negri, Antonietta De Simone, Mario De Simone, Davide De Vita, Dario Dorato, Francesca Finelli, Rosa Giannatiempo, Annalisa Giordano, Giuseppe Guarro, Isabella Imbimbo, Giuseppe M. Izzo, Serena Lembo, Roberta Lovreglio, Basilio Malamisura, Alessandra Manzi, Rosa Manzione, Attilio Maurano, Carla Milanese, Guido Milanese, Antonio Mollo, Massimo Niola, Carmine Papa, Rocco Papalia, Rita Parente, Mario Passaro, Gaetano Pellegrino, Luisa Pellegrino, Paolo Persichetti, Laura Piombino, Pasquale Piombino, Giovanni Ricco, Antonio Sacco, Francesco Sacco, Maria Bruna Santoni, Giovanni Scambia, Luigi Schiavo, Francesco Schittulli, Giuseppe Serpieri, Gloria Trocchi, Cristina Ugatti, Maria Laura Vinciguerra, Dario Vista, Alessandro Weisz. Il convegno si è concluso con uno spettacolo teatrale “La donna più bella del Mondo” con la regia di Andrea Carraro, con l’utilizzo di filmati d’epoca proposti da Angelo Ruocco,  e le luci di Lucio Del Mastro, recitato in modo straordinario e coinvolgente dall’attrice salernitana Cinzia Ugatti che ha interpretato il ruolo dell’attrice e inventrice austriaca, naturalizzata statunitense,  Hedy Lamarr, nata nel 1914, che dopo l’esordio nel cinema austriaco dei primi anni ’30, suscitò scalpore mettendo in scena il  Hedi primo nudo integrale della storia del cinema recitando senza veli nel film cecoslovacco “Estasi”:” Era considerata una delle attrici più belle di Hollywood, fu anche una geniale inventrice che anticipò l’invenzione del wi-fi”.

Aniello Palumbo