Questa mattina nella stazione marittima di Salerno, nel salotto del Bahar, si è tenuta la conferenza stampa dell’Associazione Autismo Ogni Giorno APS presieduta da Vittorio Naddeo intitolata “Autismo: business o bisogno?” Una sorta più che di provocazione, di denuncia pubblica dopo l’analisi delle numerose criticità legate all’autismo. Naddeo ritiene non più accettabile la situazione attuale in cui le famiglie delle persone autistiche sembrano essere sempre più abbandonate a sé stesse. “Dopo circa dieci anni non è accaduto niente. I Bisogni sembrano essere stati sopraffatti dalla voglia di inseguire il Business – commenta Naddeo – perché ci sono centri aggregati, cooperative. Oggi hanno inventato la formula del Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI) cui fa parte il Budget di salute per l’autismo, per cercare di costruire sempre qualcosa legato all’intermediazione con il risultato di avere l’emarginazione delle famiglie della persona autistica. Noi chiediamo di utilizzare una formula più onesta ovvero che ogni centro ed ogni cooperativa può avere massimo cinque operatori così vediamo se l’autismo è business o bisogno”. Un certo autismo richiede un impegno costante e diversificato, che include il supporto quotidiano in ambito sociale, lavorativo e sportivo, e che quindi deve essere necessariamente gestito con approcci personalizzati e mirati a piccoli gruppi. All’incontro erano presenti anche l’assessore regionale Franco Picarone e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno Paola De Roberto. Picarone ha ribadito che questo è un tema sanitario importante dove è fondamentale la diagnosi precoce: “Questo problema è il problema dei nostri tempi dove un bambino ogni settantanove nasce autistico e si prevede che nei prossimi anni ne nascerà uno ogni trenta ed ovviamente questo implica la necessità di intervenire in maniera appropriata e teniamo conto che c’è una fascia anche dai 16 anni in poi in cui la diagnosi si modifica in diagnosi psichiatrica – commenta L’assessore Picarone – Su questo tema deve intervenire il Dipartimento di Salute Mentale in modo deciso e soprattutto nella fase adolescenziale c’è bisogno di modelli di intervento che si stanno sperimentando in primis nell’ASL di Salerno basati sull’analisi del comportamento. Bisogna formare gli operatori su queste pratiche – continua Picarone – e le terapie devono essere personalizzate, c’è bisogno di una piattaforma per la raccolta dei dati, di un raccordo con i pediatri e le scuole. Poi bisogna individuare dei modelli di monitoraggio e controllo delle prestazioni sia da parte delle strutture accreditate che da parte dei professionisti; stiamo lavorando con la Commissione Sanità anche su questo per un modello che funzioni e quindi trovare delle soluzioni”. L’assessore Paola De Roberto ha focalizzato il suo intervento sull’attivazione del Servizio Educativo prontamente partito con l’inizio dell’attività scolastica. “Il 12 settembre il Servizio Educativo è partito per quanto riguarda le Politiche Sociali per tutte le scuole. L’attivazione dipende dalle singole scuole per costruire gli orari definitivi, ogni scuola si organizza insieme alle cooperative che vengono scelte dai genitori – puntualizza De Roberto – però il servizio è partito per tutti proprio per garantire uguaglianza per tutti. E’ vero che non è facile, perché le esigenze sono tante e abbiamo duplicato l’investimento per l’Educativa Scolastica. Gli scorsi anni investivamo circa 500 mila euro, oggi siamo arrivati ad un milione di euro”.
(testo di Mirko Cantarella)