Dopo circa un mese e mezzo trascorso tra ferie forzate e ricorrente ricorso alla Cassa Integrazione, lo stabilimento Fiat-Stellantis di Melfi riapre i cancelli.
Lo stabilimento italiano con il maggior numero di dipendenti, circa 5.000 e con un indotto esterno di altre 3.000 unità, che nel corso del primo semestre del 2024 ha visto contrarre la produzione del 57% rispetto all’anno precedente operando solamente su due turni di lavoro.
Un dato preoccupante che ha messo a dura prova anche la stabilità economica dei dipendenti i quali hanno visto i loro stipendi contrarsi e ridursi oltre ogni limite sostenibile.
Si chiede al Gruppo Stellantis ed al suo Management di fare, una volta per tutte, definitiva chiarezza sul ‘Piano Industriale’ previsto per il polo produttivo di Melfi che prevederebbe la realizzazione -nei primi mesi del 2025- del modello Full Electric DS, nel secondo semestre dello stesso anno della nuova Jeep Compass Elettrica ed i modelli ibridi teoricamente in produzione a partire dal 2026 per complessivi 5 nuovi modelli automobilistici.
E’ un momento cruciale che ha già visto il Governo nazionale, per iniziativa del Ministro per ‘Le Imprese e Made in Italy’ Adolfo Urso, richiamare il Gruppo industriale alla dovuta assunzione di responsabilità ed alla coerente messa in atto di tutte le iniziative più utili a concretizzare quanto da loro stessi anticipato in sede istituzionale a più livelli ed a più riprese.
Si esprime profonda preoccupazione per il rallentamento da parte imprenditoriale dell’attuazione dei programmi enunciati e, al contempo, si assicura e preannuncia un’attenzione costante al problema senza escludere eventuali azioni parlamentari utili a monitorare le azioni poste in essere dal Gruppo Stellantis sino al mantenimento ed al concretizzarsi, nei tempi già stabiliti, di tutte le iniziative indispensabili al rilancio produttivo del polo lucano e non solo.
Così in una nota l’On. Alberico Gambino, europarlamentare di Fratelli d’Italia