“Gli ucraini vedono il loro futuro nei vostri occhi. Loro vogliono andare avanti e sono grati a ognuno di voi per ciò che fate. Il progetto di rinascita dell’Ucraina può iniziare anche da Salerno, città della Pace, dove è rinata l’Italia”. Sono le parole espresse con commozione dalla giornalista ucraina Cristina Survorina, durante la serata rotariana intitolata “Welcome Ukraine”, dedicata all’Ucraina e al suo popolo, organizzata al “Circolo Canottieri Irno” dal “Rotary Club Salerno” presieduto dall’architetto Umberto Maria Cioffi. La serata è iniziata con l’inno dell’Ucraina, con l’Inno dell’Italia e con quelli dell’Europa e del Rotary e con un commovente video realizzato dal Past President del Club rotariano Mario Petraglia, nel quale si evidenziava il dramma che sta vivendo la popolazione ucraina che vede ogni giorno morire tante persone, tanti bambini, e distruggere le proprie case costruite con tanto sacrificio e i tanti monumenti storici, simbolo della propria identità nazionale. Il presidente Umberto Cioffi ha spiegato che si è avviato un progetto di rete tra i Club Rotary ucraini e quelli italiani, salernitani in particolare:” Un progetto importante che il “Rotary Club Salerno” continuerà a portare avanti nel corso del nuovo anno sociale con il Presidente Incoming Rino D’Alessio e in quello successivo con il Presidente Nominato Francesco Caggiano. Tutte le guerre hanno un inizio e una fine: tutti speriamo che questa guerra finisca presto e il Rotary sarà in prima linea per aiutare i nostri amici ucraini nella ricostruzione del loro Paese”.
La dottoressa Cristina Survorina, conduttrice televisiva, giornalista e reporter, capo redattore, produttrice e sceneggiatrice per diversi programmi televisivi in Prime time che collabora, come inviata in Italia, con l’emittente televisiva ucraina 1+1, e che ha avuto anche una collaborazione con Mediaset come giornalista e opinionista di diversi programmi in diretta TV, come “Quarto Grado”, “Zona Bianca” e “Dritto e Rovescio”, ha raccontato i progetti avviati dai Club Rotary:” I rotariani non vedono gli ucraini come vittime, ma come persone, come professionisti che vogliono creare qualcosa e quindi li aiutano a farlo. Il loro lavoro è prezioso per la popolazione ucraina”. È intervenuto il dottor Ugo Poletti, giornalista milanese che da sette anni vive e lavora a Odessa dove ha fondato una testata giornalistica internazionale online, “The Odessa Journal” (www.odessa journal.com), attraverso il quale racconta ogni giorno, in lingua inglese, la guerra in Ucraina. Poletti, che ha scritto anche un libro che racconta la guerra intitolato” Nel cuore di Odessa”, oltre ad essersi innamorato della bellezza della città di Odessa,” che sembra un pezzo d’Italia sul Mar Nero”, si è anche innamorato di Antonina Semenova, socia del “Rotary Club Odessa International”, di cui Poletti è presidente, che poi ha sposato durante il conflitto. Poletti ha raccontato come, da italiano, sta vivendo, ad Odessa, la guerra:” Nonostante la guerra e gli allarmi aerei la gente di Odessa, con coraggio, sta cercando di vivere una vita normale: in questo periodo va in spiaggia, esce la sera, va alle feste di compleanno, ai matrimoni; il nostro Teatro dell’Opera, che è il più bello dell’Ucraina, registra ad ogni spettacolo il tutto esaurito. Dopo un attacco aereo, dopo un bombardamento la gente cerca di vedersi, di incontrarsi, proprio perché comprende maggiormente quanto sia importante la vita, che va vissuta pienamente in tutti i suoi momenti, e che il tempo non va perso”. Poletti ha raccontato che con i soci del Club Rotary di Odessa sta realizzano molti progetti di aiuto per la città e la popolazione:” Stiamo portando degli apparecchi medici all’Ospedale di Odessa; abbiamo consegnato ad alcune scuole musicali di Odessa, grazie al sostegno di un Club Rotary di Livorno, degli strumenti musicali usati agli studenti che stanno imparando a suonare; tante altre sono le attività che stiamo portando avanti per i bambini, per le famiglie rifugiate e per le persone indigenti”. Poletti ha anche spiegato che in Ucraina ci sono tante persone di talento soprattutto nel campo tecnologico:” Gli ucraini, ai quali bisogna pensare come una risorsa, sono molto avanti nell’uso delle nuove tecnologie digitali e possono fare tantissimo anche per l’Italia”. Poletti ha spiegato che in Ucraina, naturalmente, tutti sperano che la Pace arrivi presto:” In realtà sarebbe possibile avere la Pace anche oggi, ma ciò che manca è la certezza per gli ucraini che se smettono di combattere, smettano anche i russi. La paura del popolo ucraino, oltre a quella di dover perdere dei territori, è quella che, fatta la pace, tra due anni potrebbe esserci un nuovo attacco da parte dei russi; Chi potrebbe proteggerli? La Pace inizierà quando qualcuno darà delle garanzie: se Trump dovesse vincere le elezioni, potrebbe sorprendere il mondo parlando con Putin, cosa che Biden non potrebbe fare, ma che Putin mantenga la parola non è scontato. Il Papa al G7 ha parlato in modo affettuoso con Zelensky, quindi qualcosa sta migliorando, ma il Papa purtroppo non ha la possibilità di avere la chiave giusta per poter ispirare la Pace perché la guerra si sta svolgendo in un territorio dove ci sono diverse religioni; ci sono gli ortodossi che non vanno d’accordo con i cattolici”. La dottoressa ucraina Yaryna Pylyukh, che da venti anni vive e lavora a Salerno, ha spiegato che sta aiutando molti ucraini ad inserirsi nella comunità salernitana:” Ognuno di noi deve capire qual è il suo ruolo in questo momento, cosa può fare concretamente per dare un aiuto. Come diceva il vostro grande Eduardo De Filippo: ‘Adda passà ‘a nuttata. Quando quella nottata passerà io ci sarò, insieme a tutti voi, per ricostruire quel mondo che adesso è stato distrutto, ma che sicuramente sapremo rendere migliore”. A moderare l’incontro è stato il dottor Pasquale Maria Cioffi, che nel 2018 ha dato vita a Confindustria Ucraina e fondato due società in Ucraina, a Lviv e Kyiv. Nel 2023 ha dato vita, con ucraini e italiani, a “Discover Ucraina”, un progetto per far conoscere agli Italiani ed Europei la vera Ucraina:” Prima del conflitto pochi italiani conoscevano l’Ucraina che è un paese altamente tecnologizzato”. Pasquale Cioffi ha anche raccontato ciò che stanno facendo i Club Rotary italiani e in particolare i Club salernitani per l’Ucraina:” Molto hanno già fatto. Adesso stanno cercando di mettersi in rete e sviluppare un progetto culturale e sociale che possa avere anche delle ricadute economiche per entrambi i Paesi. È sempre più evidente l’importanza che questa guerra finisca presto, non solo per l’Ucraina, ma per tutta l’Europa e il nostro mondo occidentale perché questa guerra riguarda un po’ tutti”. Il dottor Francesco Caggiano, presidente della “Commissione Progetti Internazionali” del “Rotary Club Salerno”, ha spiegato le finalità del progetto:” Vogliamo che la cultura italiana e quella ucraina, che hanno molti tratti in comune, si integrino meglio”.
Aniello Palumbo