La Galleria DADART, aperta a Salerno sul finire del 2023 (via lungomare Colombo 128 A, presso Polo nautico), fondata da Daniela Diodato e con la direzione artistica di Emanuele Forte, oltre a promuovere i principali esponenti della scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea, si apre alla contaminazione dei linguaggi e diventa luogo per vivere l’arte in ogni sua accezione, sfumatura e direzione. D’altronde nella parola “ar-te”, la radice ariana ar-, in sanscrito, significa proprio andare verso.
Il 28 giugno alle 19.30 si terrà l’ultimo appuntamento di “Dialoghi d’arte (quando le arti dialogano tra loro)”, rassegna d’arte e letteratura curata dalla giornalista e scrittrice Anna Marchitelli.
La rassegna si chiude nel segno di Italo Calvino e di una parola chiave: immaginazione. Durante l’esposizione di un estratto della mostra “Visionaria – Omaggio a Calvino” che, dal 17 al 26 maggio 2024, è stata ospitata al Palazzo della Cancelleria di Roma, verrà presentato il libro “Calvino” di Silvio Perrella, edito da Laterza.
Non propriamente un saggio, come lo definisce Marco Belpoliti, ma un romanzo in cui il protagonista – Italo Calvino – è al tempo stesso un uomo in carne e ossa e un fantasma. Calvino non amava parlare di sé direttamente, ma attraverso lo schermo delle immagini. Perrella ne ha interrogate alcune, le ha connesse tra loro e ha scoperto che in molte si nascondono dei veri e propri autoritratti. «Avevo tenuto così a lungo con me la possibilità di scrivere un libro su Calvino, che quando davvero lo scrissi fu come acciuffare una cometa per la coda». Dagli anni Quaranta agli Ottanta del Novecento, il giovane, baldanzoso e iperattivo Calvino si trasforma in un malinconico Prospero della letteratura che desidererebbe dismettere le armi della finzione per tornare a essere lettore tra i lettori. La sua è la storia di una metamorfosi oscura e affascinante che s’intreccia con l’evoluzione della letteratura italiana e internazionale.
La Carloni, nel ciclo Visionaria, si lascia, invece, ispirare da alcuni tra i più celebri lavori di Calvino – “Il Barone Rampante”, “Marcovaldo”, “Le città invisibili”, “Lezioni Americane” e “Se una notte d’inverno un viaggiatore” -. L’artista, conosciuta a livello internazionale anche per i suoi murales, non solo ha già lavorato nel 2017 a una serie di dipinti che avevano come protagonista Cosimo Piovasco di Rondò, ma il suo immaginario, abitato da personaggi erranti, animali giganteschi e costruzioni meccaniche volanti, è intrinsecamente ricco di echi calviniani.
Con Perrella, scrittore e critico letterario, dialogano Vincenzo Salerno, docente Letterature Comparate dell’Università degli Studi di Salerno, l’artista e Anna Marchitelli. Legge un estratto del libro l’attrice Anna Bocchino.
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