“Il turista quando va in vacanza e va in un ristorante vuole vivere un momento di felicità, di benessere; vuole che tutto vada bene e non sopporta che qualcosa non funzioni. Quindi oltre alla qualità del cibo è necessario lavorare sul servizio, sulla capacità di accogliere le persone e farle sentire a proprio agio. I turisti prima di recarsi in un posto si informano sui social e quindi sono molto esigenti: tutto ciò richiede una grande formazione degli operatori del settore, e anche del personale, adeguata al turismo di oggi”. A spiegare il modo corretto di fare turismo è stato il professor Paolo Corvo, Associato presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte, fondata da Carlin Petrini, fondatore anche di “Slow Food”, durante l’incontro “Il Territorio da Gustare: il successo del turismo Enogastronomico a Salerno e nella sua provincia” organizzato presso il “Circolo Canottieri Irno” di Salerno dal “Rotary Club Salerno” presieduto dall’architetto Umberto Maria Cioffi. Il professor Paolo Corvo, direttore del Laboratorio di Sociologia dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, dove insegna nella Laurea Triennale in Scienze e Culture Gastronomiche Culture del viaggio e dinamiche sociali e Media and Visual Sociology of Food, si occupa di tematiche relative al cibo e ai consumi, al turismo enogastronomico sostenibile, agli indicatori di qualità della vita, benessere e felicità, ha spiegato che gli stranieri che vengono in Italia, oltre ad apprezzare i monumenti, la nostra storia e il paesaggio, apprezzano il nostro cibo:” In Campania c’è il cuore della gastronomia italiana: tante sono le tradizioni culinarie che caratterizzano questa Regione che, secondo una recente indagine, è la regione con la cucina più apprezzata del mondo, grazie ai piatti storici come la pizza, i tanti piatti a base di carne e di pesce, il buon vino e la pasticceria come quella del mio amico Sal De Riso”. Il professor Corvo ha spiegato che una delle attrazioni per i turisti, soprattutto quelli inglesi e americani, è la Dieta Mediterranea:” È diventata patrimonio immateriale dell’UNESCO ed è la migliore dieta al mondo: è uno stile di vita, un modo di vivere, di pensare, che va rivalutato. In un mondo così veloce, è importante dare importanza alle cose, al tempo, al mangiare con gli amici, allo Slow Food. C’è tutta una civiltà mediterranea che attrae moltissimo i turisti stranieri, ma anche quelli italiani”. Un aspetto importante da considerare, secondo il professore bergamasco, è anche quello di fare in modo che il flusso turistico, sebbene importante, non sia eccessivo:” Bisogna evitare l’overtourism: gli abitanti della città di Salerno, ad esempio, devono godere anche loro delle bellezze del paesaggio e questo è possibile attraverso una dislocazione dei turisti la cui presenza non deve privilegiare solo il centro di Salerno, ma anche le aree interne che sono altrettanto belle e ricche di storia, cultura e tradizioni, anche gastronomiche. È importante quindi che ci siano politiche legate al cibo, ma anche al turismo e che le città non diventino delle grandi Disneyland del turismo, ma restino a misura d’uomo, sia dei turisti, sia delle persone che ci vivono. Quindi, quando viene organizzata un’iniziativa per i turisti, bisogna pensare anche ai cittadini che hanno il diritto di vivere in un contesto che non sia troppo turisticizzato”. L’Assessore Alessandro Ferrara, Assessore alle Attività Produttive, Turismo, Eventi e Innovazione al Comune di Salerno, ha evidenziato l’importanza dell’enogastronomia come attrattore turistico per il nostro territorio:” Il Comune di Salerno ha partecipato e partecipa a tutte le fiere nazionali ed internazionali per diffondere il proprio brand: per far conoscere sempre di più Salerno, non solo come città di mare, di storia, di cultura, ma anche come un territorio ricco, in tutta la sua provincia, di prodotti enogastronomici di eccellenza invidiati in tutto il mondo. Abbiamo un trend positivo di turismo: nel 2024 avremo un 13% in più di turismo rispetto al 2023. Sono state confermate le settanta navi che attraccano nel nostro porto. Nel 2023 abbiamo portato un milione e ottocentomila persone dal Porto Masuccio Salernitano di Salerno in Costiera Amalfitana. Abbiamo avuto un aumento dell’introito della tassa di soggiorno, incassando un milione e cinquecentomila euro”. L’Assessore Ferrara ha anche parlato delle iniziative in corso, dei problemi logistici e dei trasporti, alla luce della prossima inaugurazione dell’Aeroporto di Salerno prevista per l’11 luglio:” L’Aeroporto rappresenterà un ulteriore valore aggiunto per la città di Salerno e per tutta la nostra provincia: aumenterà notevolmente il flusso turistico e consentirà di esportare maggiormente, anche all’estero, i nostri prodotti come la quarta gamma, la nostra mozzarella, il vino, incrementando anche la nostra economia e l’occupazione. È importante però che nella nostra città si cambi un po’ la mentalità, la cultura dell’accoglienza del turista: bisogna fare rete altrimenti non si va da nessuna parte. Abbiamo anche creato una piattaforma digitale, “City Touch”, che promuove le attrattive locali e dà delle informazioni aggiornate ai turisti sui percorsi dei mezzi di trasporto pubblico, sui programmi degli eventi organizzati in città e tanto altro”. L’imprenditore Ettore Bellelli, Presidente Regionale della “ Coldiretti Campania”, già presidente provinciale di Coldiretti Salerno, già Assessore del Comune di Capaccio, contitolare, con la sua famiglia, di un’azienda agricola che alleva bufale e di due aziende agrituristiche nei pressi dei templi di Paestum, ha ribadito l’importanza dell’enogastronomia:” Il 20% delle persone sceglie un luogo in Italia dove soggiornare in base alle offerte enogastronomiche di quel luogo: l’enogastronomia rappresenta un volano molto importante dal punto di vista economico e sociale anche per la nostra Regione e per la nostra Provincia. Abbiamo dei prodotti di eccellenza come la “Mozzarella di Bufala Campana DOP” che è considerato il secondo formaggio più buono al mondo, dopo il “Parmigiano Reggiano”, ma il primo prodotto fresco a pasta filata. Abbiamo anche i limoni della Costiera Amalfitana e l’olio, il vino, le castagne, le nocciole che sono prodotti nelle nostre aree interne che sono una risorsa molto importante del nostro territorio. In Campania c’è molta biodiversità, c’è un’identità territoriale, culturale e di tradizioni che dobbiamo difendere. Coldiretti che è la più grande organizzazione agricola d’Europa, sta dando un grande supporto nella difesa del “Made in Italy”, delle aziende agricole e del nostro territorio: l’Italian sounding, ossia l’imitazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, si sta diffondendo in tutto il mondo e Coldiretti sta attuando delle iniziative per cercare di evitarlo: stiamo portando avanti anche una battaglia contro la produzione e la vendita della carne sintetica”. Il dottor Ettore Bellelli, Past President del “Rotary Club Paestum Centenario”, ha spiegato che bisogna stare attenti a leggere le etichette e lanciato un messaggio ai giovani:” Devono credere in questo settore che è trainante in Campania. La Provincia di Salerno è una delle prime dieci province in Italia per PIL agricolo d’Italia. La nostra agricoltura è molto avanzata soprattutto per la quarta gamma dove abbiamo raggiunto risultati di grandissima eccellenza”. L’Assistente del Governatore Ciro Senatore, ha portato i saluti del Governatore del “Distretto Rotary 2101” il dottor Ugo Oliviero.
Aniello Palumbo