In un inaspettato cambio di direzione, l’ASL Salerno ha causato un’ondata di disappunto tra gli specialisti ambulatoriali a seguito della revoca unilaterale parziale di un Accordo chiave. Stipulato il 16 novembre e ufficializzato il 23 dicembre 2023 sull’Albo Pretorio dell’ente, questo patto rappresentava una svolta nelle relazioni tra l’Azienda Sanitaria Locale di Salerno e i medici specialisti ambulatoriali. Tuttavia, una delibera datata 11 giugno 2024 ha posto in sospeso alcune delle promesse precedentemente concordate.
L’ accordo rimosso
Contrariamente a quanto i medici specialisti speravano, la delibera dell’11 giugno dell’ASL Salerno ha tagliato una parte cruciale dell’Accordo siglato nel novembre 2023. Particolarmente, l’ASL ha sospeso gli impegni relativi alla “quota variabile”, ovvero quella porzione di compensi che avrebbe dovuto corrispondere in maniera integrale agli specialisti, facendo parte degli Accordi Nazionali e Regionali. Questo gesto ha destato enorme disappunto tra i professionisti coinvolti.
Una richiesta di lavoro iniqua
Nel contempo, l’ASL Salerno ha manifestato la volontà di mantenere quella parte dell’Accordo che favorirebbe l’ente sanitario, insistendo sulla disponibilità degli specialisti a erogare prestazioni supplementari, inclusi l’overbooking e l’orario esteso. Tale disinvoltura nell’agire sembra trascurare gli accordi bilaterali precedentemente stabiliti, agitando ulteriormente le acque tra le parti coinvolte.
Un Incontro manovrato
L’agire precipitoso dell’ASL, come descritto nella delibera, sembra essere prodotto dall’ansia di rispettare le direttive di “istituzioni superiori”, tanto da non accorgersi che l’Accordo stesso include già le procedure per una revisione concertata, la quale richiede un dialogo aperto tra le parti, e non un’imposizione unilaterale. Quest’ultimo aspetto ha rafforzato la percezione di un tentativo maldestro da parte dell’ASL di rinegoziare i termini stabiliti.
Le ripercussioni Legalì
Il passo frettoloso e mal considerato dell’ASL Salerno non solo ha suscitato la reazione immediata delle Organizzazione Sindacali, ma potrebbe anche aprire la strada a delle dispute legali. Il timore che l’Accordo potesse essere utilizzato come una prova incontrovertibile a favore delle posizioni degli specialisti nei dibattimenti giudiziari ha probabilmente giocato un ruolo nella decisione dell’ASL di ritrattare. La pistola fumante, rappresentata dall’Accordo stesso, dimostra la validità delle richieste dei medici, contribuendo a una vittoria recente in tribunale sulla questione delle quote di ponderazione.
Conclusione
Questo controverso sviluppo tra l’ASL Salerno e gli specialisti ambulatoriali evidenzia profondi problemi nella gestione degli accordi e nelle relazioni lavorative all’interno del sistema sanitario locale. Mentre l’Azienda Sanitaria tenta di navigare tra richieste in equilibrio precario e obblighi istituzionali, la resistenza e le possibili azioni legali da parte degli specialisti ambulatoriali promettono di farli sentire in tribunale e nelle sedi opportune. Questa disputa segnala un’altra battaglia nella lotta per i diritti e il riconoscimento dei professionisti della salute.
Dott.Vincenzo Santomauro
Responsabile terminale associativo
UIL FP MEDICI SPECIALISTI AMBULATORIALI