Un’antica leggenda racconta che in una notte di tempesta un pellegrino greco di nome Pontus, arrivato nella città di Salerno, avesse trovato rifugio per la notte sotto gli archi dell’antico “Acquedotto Medievale” di via Arce, meglio conosciuto come il “Ponte dei Diavoli”, che, secondo un’altra leggenda, fu costruito in una notte dal Mago Pietro Barliario in combutta con il diavolo. A Pontus si aggiunse un altro viandante, il latino Salernus, che era ferito, e poi ancora altri due viandanti: l’ebreo Elinus e l’arabo Abdela. Tutti si avvicinarono a Salernus per verificare lo stato della sua ferita e comprendere come la stesse curando. Scoprirono così di essere tutti e quattro dei medici e, durante la notte, decisero di fondare una scuola di medicina: la “Scuola Medica Salernitana”. L’ Acquedotto Medievale di Salerno è quindi uno dei luoghi legati alla “Scuola Medica Salernitana”, ma tanti altri ce ne sono: l’Abbazia di San Benedetto; il “Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana”, la Cappella Palatina di San Pietro a Corte; il “Museo Diocesano”, il “Museo Papi”, in Via Trotula de Ruggiero, dove si conservano antichi strumenti chirurgici; il “Giardino della Minerva”; la “Sala San Lazzaro” in Piazza Alfano I e la “Sala San Tommaso” nell’atrio del Duomo, che era destinata per le attività didattiche, il conferimento dei diplomi di laurea in pergamena, e per le riunioni del Collegio medico. Proprio nella grande bacheca lignea della “Sala San Tommaso” è stato inserito il grande pannello che ne racconta la storia, dal Prefetto Distrettuale Francesco Dente, dal Prefetto di Club Alfonso Giordano e dal presidente del “Rotary Club Salerno Duomo, l’ingegnere Sabato Cuozzo: “Questo pannello, insieme a dieci paline descrittive con bacheca, fa parte del progetto distrettuale denominato “Valorizziamo i luoghi della Scuola Medica Salernitana” che, peraltro, insistono quasi totalmente intorno all’icona principale della nostra città, il Duomo, che ha ispirato anche il nostro Club Rotary nella scelta del nome. Le paline, posizionate nei luoghi che in qualche modo sono legati alla “Scuola Medica Salernitana”, e anche alla Stazione Marittima e presso la Stazione Ferroviaria (quelle descrittive del percorso) hanno l’obiettivo di raccontare ai turisti che visitano la nostra città, ma anche ai salernitani, la storia di questi luoghi”. Il progetto, è stato ideato e curato dal “Rotary Club Salerno Duomo”, dal “Rotaract Club Salerno Duomo”, presieduto dal dottor Sergio Rosa, con la collaborazione dei Club Rotary: “Salerno”, “Salerno Est”, “Salerno Picentia”, “Salerno Nord dei Due Principati”, “Torre Annunziata Oplonti” ed il sostegno del “Distretto Rotary 2101”, presieduto dal Governatore Ugo Oliviero, della “Rotary Foundation”, del “Comune di Salerno”; dalla “Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino”; dall’Ordine dei Medici di Salerno, dall’Ordine dei Commercialisti di Salerno e dal Polo Museale “Salerno Opera”.
Aniello Palumbo