“Se ti mancano i medici siano per te medici queste tre cose: l’animo lieto, la quiete e la moderata dieta”. Inizia con uno dei consigli contenuti nel “Regimen Sanitatis Salernitanum” (Regolamento della salute di Salerno), un vero e proprio trattato sulla prevenzione e il mantenimento della salute, il lavoro curato dagli alunni della classe VC del Liceo Classico “Torquato Tasso” di Salerno: Vincenzo Scarpa, Matteo Porzio, Federico Limongi, che hanno partecipato al “Premio alla Cultura 2023-24 – Valorizziamo la Scuola Medica Salernitana” istituito e promosso dal “Rotary Club Salerno Duomo” presieduto dall’ingegner Sabato Cuozzo, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado di Salerno. Gli alunni del Liceo Tasso, diretto dalla Dirigente Scolastica Ida Lenza, hanno presentato un elaborato basato sui dati raccolti sul web attraverso i quali hanno raccontato le origini e la storia della Scuola Medica Salernitana: “Fondata intorno al IX secolo, fu una delle prime istituzioni di insegnamento medico in Europa che svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo della medicina occidentale durante il Medioevo, come tale è considerata da molti come precorritrice delle moderne università”. Nel loro lavoro gli alunni hanno spiegato anche il ruolo svolto dalle donne nella pratica e nell’insegnamento della medicina, l’approccio multiculturale che caratterizzò la Scuola Medica Salernitana con insegnanti e studenti provenienti da ogni parte del mondo e il sincretismo medico della Scuola che integrò le conoscenze mediche greche e romane con le tradizioni mediche islamiche e ebraiche per arrivare poi a parlare della chiusura della Scuola nel periodo Murattiano. Originale il lavoro presentato dall’alunna Maria Gabriella Verrengia della classe IV D del “Liceo Classico Torquato Tasso” di Salerno che ha realizzato un “Diario di Viaggio della Medicina” scritto completamente a mano, con una elegante e accattivate grafia, con le foto e le immagini a colori, anch’esse apposte manualmente, dei testi antichi della Scuola Medica e le riproduzioni fotografiche di strumenti medici presenti nel Museo Papi di Salerno e nel Museo degli Incurabili di Napoli. In questo Diario la studentessa Verrengia ha raccontato la storia della medicina partendo proprio dalla “Scuola Medica Salernitana”:” Dai medici salernitani che elevarono la medicina a dignità di scienza per poi parlare del “Giardino della Minerva”, l’orto botanico più antico d’Europa, dove si coltivavano le piante officinali e dove Matteo Silvatico spiegava ai suoi allievi le Teoria dei Quattro Umori”. Nel suo diario la giovane alunna del Tasso, accompagnata dal professor Alfonso Di Muro, parla anche del “Museo Roberto Papi” di Via Trotula de Ruggiero dove sono conservati antichi strumenti chirurgici, e di alcuni dei luoghi della “Scuola Medica Salernitana” come la “Sala San Tommaso” nell’atrio del Duomo di Salerno dove si svolgeva la cerimonia di consegna dei diplomi di laurea, in pergamena, ai dottori salernitani. “Le mie pagine raccontano una storia antica di umanità, arte, progresso, sapienza” – ha spiegato Maria Gabriella Verrengia – “In un presente agghiacciante, la “Scuola Medica Salernitana” ricorda, invece, l’importanza di prendersi cura degli altri, il puro piacere di coltivare la propria passione, i traguardi che l’uomo è in grado di raggiungere. È un viaggio nella bellezza e nella cultura per sfuggire alla guerra, alla violenza, al dolore”. Gli alunni della classe VS del “Liceo Statale Regina Margherita” di Salerno, diretto dalla Dirigente Scolastica Angela Nappi, con il supporto delle professoresse Mariarosaria Vitiello e Marilena Loia, hanno realizzato un video intitolato “La Scuola Medica Salernitana”, generato grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Gli studenti Rosa Di Filippo, Giulio Parisi, Giorgia Petacca, Stefano Pierro, Giusi Russo, Antonio Scarpetta, Alessandro Amoruso, Gabriele Saviello, Paolo Pisano, utilizzando questa innovativa tecnologia, hanno raccontato, creando una presentatrice virtuale di telegiornale, la storia della “Scuola Medica Salernitana”. Gli alunni della classe 5B del “Convitto Nazionale di Salerno, diretto dal Dirigente Scolastico Claudio Naddeo, hanno realizzato un video-confronto tra i medici della “Scuola Medica Salernitana”, che curavano i pazienti con le erbe officinali, con salassi e seguendo la teoria dei quattro umori, e quelli di oggi che utilizzano i nuovi trattamenti biologici, come gli antibiotici, e i nuovi farmaci della medicina moderna. Il video intitolato “Scuola Medica Salernitana… medici di ieri e di oggi a confronto”, ha visto protagonisti gli alunni della scuola primaria della Scuola Primaria del “Convitto Nazionale Torquato Tasso”: Mario Angelucci, Andrea Anzelmo, Francesca Bellelli, Agata Cappetta, Rita Castellano, Lavinia D’Agostino, Vincenzo De Simone, Maria Adele Fiorillo, Andrea Garofalo, Giuseppe Heinrich, Alfredo Infante, Giorgia Iovino, Gianpaolo Landi, Leonardo Lia, Gabriele Malangone, Renato Maria Mauro, Mario Natale, Vittoria Noviello, Melissa Petrone, Paolo Pistolese, Claudia Polverino, Giulia Visco, coordinati dalle professoresse Rocchina Forastiero e Francesca Scannapieco. La manifestazione ha visto la partecipazione degli alunni dell’Istituto Alberghiero “Roberto Virtuoso” di Salerno, diretto dalla Dirigente Scolastica Ornella Pellegrino, che, coordinati dai professori Roberto Russo, Claudio Napoli, Rocco Agoglia, Massimo Petrosino, Vincenzo Amabile, Alfonso Iannone, Alfonso Rinaldi, hanno preparato dei piatti con i prodotti tipici del nostro territorio. La colonna sonora della serata è stata affidata al quartetto jazz composto da Sandro Deidda al sax e al clarinetto, Gian Pio Vetromile al pianoforte, Giovanni Luciano alla batteria e Alfredo Verrengia al contrabasso, che hanno eseguito magistralmente brani standard jazz, canzoni americane e un omaggio a Duke Ellington, compositore, pianista e direttore d’orchestra americano di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario della sua morte.
Durante la serata sono stati presentati, dal presidente Sabato Cuozzo, due nuovi soci del Club: l’ingegnere Giorgio Olibet e l’avvocato Carlo Frasca. Il presidente Cuozzo ha fortemente voluto che quest’anno il Premio, istituito dal “Rotary Club Salerno Duomo” già da diversi anni, finalizzato a premiare progetti e proposte riguardanti la storia, il patrimonio culturale e gli aspetti sociali del territorio salernitano, fosse focalizzato sulla “Scuola Medica Salernitana”:” Abbiamo voluto legare il tema del Premio a quello del Progetto Distrettuale del Rotary Duomo, “Valorizziamo i luoghi della Scuola Medica Salernitana” che consiste nell’apporre delle paline illustrative nei luoghi della Scuola Medica salernitana che, peraltro, insistono quasi totalmente intorno all’icona principale della nostra città, il Duomo, che ha ispirato anche il nostro Club Rotary nella scelta del nome”. Soddisfatto il professor Sebastiano Martelli, Ordinario di Letteratura presso l’Università di Salerno, che ha ricevuto i quattro lavori sul tema assegnato e formulato i giudizi insieme agli altri componenti della commissione, da lui presieduta, che ha deciso di premiare ex aequo i quattro lavori, con la cifra di 350 € ciascuno:” Gli studenti sono stati messi nella condizione di scoprire alcuni argomenti che sono fondamentali della storia salernitana attraverso il confronto con i tanti documenti esistenti. La Commissione è rimasta particolarmente colpita dalla qualità di tutti i lavori ricevuti, che mettono in risalto come le ragazze e i ragazzi partecipanti, dimostrando fantasia e padronanza del mezzo espressivo, abbiano ben compreso il significato che il Club Salerno Duomo si prefiggeva e cioè di creare consapevolezza nei giovanissimi di essere parte di una Città che ha avuto nel passato notorietà e stima di rilevo mondiale che ancora oggi mostra i suoi effetti nel mondo nella storia della medicina moderna. I giovani oggi sono i maggiori fruitori dei nuovi mezzi di comunicazione. Sono sempre “connessi” con i loro amici reali e virtuali grazie agli smartphones, sono la cosiddetta generazione “pollice”. Con Facebook, Twitter, whatsapp, usano soprattutto un linguaggio di immagini, di segni, lasciando meno spazio alle parole, al linguaggio scritto vero e proprio. E se con questo premio siamo riusciti anche minimamente a togliere i pregiudizi che li schedano, ed a scoprire il velo con il quale noi stessi li abbiamo coperti, allora il nostro sogno ha conquistato anche un’altra dimensione e ha superato l’intenzione iniziale che era di creare un ponte culturale e interculturale tra i giovani che provengono dalle diverse realtà scolastiche. Si è aperto uno squarcio, una strada verso di loro, che sono il nostro futuro”. Presenti alla serata, presentati dal Prefetto del Club Alfonso Giordano: il Prefetto Distrettuale Franco Dente; il Formatore Distrettuale Gaetano Pastore, il Cavaliere Tony Ardito Assistente del Governatore del Distretto 2101 Ugo Oliviero; l’avvocato Alberto Cerracchio Presidente Nazionale dell’ARACI, Fabio Coppola Delegato Distrettuale dell’ARACI, Mimmo Palladino Consigliere Nazionale dell’ARACI; il dottor Vincenzo Abate Commodoro della “International Yachting Fellowship of Rotarians” di Salerno, e tutti i presidenti dei Club Rotary del territorio salernitano: Umberto Maria Cioffi (Rotary Salerno) Camillo De Felice (Rotary Salerno Est), Vincenzo Capuano (Rotary Picentia), Antonino Sessa (Rotary Nord dei Due Principati), Ugo Sorrentino (Rotary Cava), Pasquale Gentile (Sala Consilina); il presidente del “Rotaract Salerno Duomo” Francesco Della Valle e la presidente delle associazioni “Parco Storico Sichelgaita” e “Hortus Magnus”, la professoressa Clotilde Baccari Cioffi; la dottoressa Maria Teresa Bruno, responsabile del Polo Museale Salerno Opera. (Foto di Mariarosaria Vitiello).
Aniello Palumbo