” Voglio volare! Mi fate volare?”. E’ la domanda posta con entusiasmo, con la speranza di poter realizzare il suo sogno ,dalla giovanissima Serena Peduto che, nel 2014, si reca nella sede della scuola di paracadutismo ” Skydive Salerno – Templare Paestum”, la prima scuola di paracadutismo in tutto il Sud d’Italia, che allora aveva la sua sede affianco all’Aeroporto di Pontecagnano, dove incontra il il dottor Raffaele Giella, Presidente della scuola di paracadutismo fondata nel 1970 dal padre, Gaetano Giella, e da alcuni amici, dove si può provare l’ebbrezza del volo. Serena è affetta da una malattia rara: si chiama esostosi multipla ereditaria, una malattia genetica caratterizzata dalla formazione di escrescenze ossee all’interno del corpo; delle protuberanze ossee, chiamate “esostosi”, che insorgono sulle ossa lunghe, generalmente in prossimità delle articolazioni, ma anche nelle scapole, nel bacino e, raramente, nelle vertebre. La malattia è molto rara, con una prevalenza globale che si aggira intorno ad 1/50.000. Con grande sensibilità e professionalità Raffaele Giella, il giovane istruttore di paracadutismo che ha cominciato a lanciarsi all’età di sedici anni e che ad oggi ha effettuato più di tremila lanci e raggiunto, come pilota di aerei privati, più di duemila ore di volo, decide di realizzare il sogno di Serena: dopo un percorso di formazione ed alcune modiche all’imbraco del paracadute, consente a Serena di lanciarsi in tandem con lui. “Volare è un ‘emozione unica: in aria, come anche nell’acqua, si abbattono tutte le barriere, anche quelle mentali” ha spiegato Serena Peduto durante l’incontro organizzato al “Circolo Canottieri Irno” di Salerno dal “Rotary Club Salerno” presieduto dall’architetto Umberto Maria Cioffi:” Il nostro Club è orientato a sostenere il “Progetto Iris” di Serena Peduto che vuole diffondere il concetto che non bisogna vedere la disabilità come un limite”. La giovane appassionata di paracadutismo, originaria di Castel San Lorenzo, laureata in Scienze e Tecnologie del Trasporto Aereo (la sua tesi di laurea è stata presentata anche al Senato della Repubblica) ha spiegato il progetto da lei ideato:” Attraverso il “Progetto Iris” cerco di far ridisegnare i contorni della propria vita alle persone portatrici di disabilità, ma non solo”. Serena, insegnante di laboratorio di informatica presso l’Istituto Socio Sanitario di Polla e presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale Marco Tullio Cicerone di Sala Consilina, cerca di diffondere la cultura della disabilità:” Ogni persona è diversa: nessuno è uguale ad un altro e, soprattutto, nessuno deve porsi dei limiti. Spero un giorno di riuscire a far volare tutti quelli che lo desiderano ma pensano di non poterci riuscire”. Serena che ha presentato il suo progetto anche nella sede del Comune di Fiumicino, ha partecipato, a Roma, a delle gare nel tunnel che simula il volo:” Lì volo da sola”. Da novella Icaro, Serena ha un sogno:” Quello di continuare ad essere libera di volare”.
La seconda parte della serata, moderata con competenza, dalla giornalista Francesca Salemme, ha visto protagonisti due soci del Club cha hanno parlato di corretta alimentazione: il dottor Basilio Malamisura e il professor Carlo Vigorito. Il dottor Basilio Malamisura già Responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria e del Centro di Celiachia del Polo di Cava de’ Tirreni dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi di Salerno; attualmente Direttore del Centro per i Disturbi Digestivi e Alimento Correlati della “Casa di Cura Tortorella” di Salerno, ha spiegato il rapporto esistente tra l’alimentazione e il microbiota intestinale:” Rappresenta un vero e proprio organo che vive dentro di noi e la cui composizione è fortemente influenzata dall’alimentazione che noi seguiamo” Il dottor Malamisura ha citato una frase di Ludwig Feuerbach che scrisse: “L’uomo è ciò che mangia”. Con questa frase il filosofo tedesco gettava le basi della moderna nutrigenomica: una scienza che si occupa di studiare le correlazioni esistenti tra alimenti e genoma; attraverso la valutazione dei nostri geni e dei batteri che vivono nel nostro intestino che influenzano fortemente il nostro stato di salute”. Il dottor Malamisura ha parlato anche degli alimenti FODMAP:” Hanno la capacità di modificare il microbiota intestinale “e dei Fruttani:” Sono contenuti in alcuni cereali come frumento, orzo e segale. Se un individuo riduce il consumo di questi tre cereali, sta meglio, perché il suo intestino si muove meglio, digerisce meglio e produce meno gas”. Naturalmente Malamisura ha parlato anche del lattosio:” È uno zucchero che viene fermentato dalla flora batterica intestinale. Tutti noi siamo geneticamente predisposti all’intolleranza al lattosio”. Il professor Carlo Vigorito, Associato di Medicina Interna presso l’Università Federico II di Napoli ha parlato della corretta alimentazione necessaria per prevenire le malattie cardiovascolari:” Sia per la prevenzione primaria, per quelle persone che non hanno avuto alcuna manifestazione e che vogliono mantenere il loro stato di salute, sia per i pazienti che hanno già avuto qualche manifestazione di patologia cardiovascolare e vogliono evitare di averne un’altra. In entrambi i casi è importante seguire un’alimentazione a base di vegetali, di cereali integrali, di pesci oleosi, legumi, semi oleosi, frutta a guscio e, soprattutto, di fibre. Bisogna evitare le carni animali, soprattutto quelle processate, e di mangiare il cosiddetto cibo spazzatura, quello industriale che contiene molti grassi idrogenati che fanno aumentare il colesterolo e producono malattie cardiovascolari. Bisogna ridurre il consumo di sale; ridurre assolutamente il consumo di bevande zuccherate e bibite gassate e bere non più di un bicchiere di vino al giorno. Naturalmente non bisogna fumare e cercare di praticare una moderata attività fisica. In definitiva bisogna seguire i dettami della “Dieta Mediterranea”. Per quelli che hanno già avuto una patologia cardiovascolare, questi consigli devono essere seguiti in modo più intenso”. Ospite della serata, salutata dal Prefetto del Club, Alessandro Ruggiero, la socia rotariana olandese del “Rotary Club Twent Zuid AM” di Hengelo.
Aniello Palumbo