Trarre a sé, distrarre dalla retta via, attrarre: gli immaginari della seduzione innervano la nostra storia dalle divinità greche alle superfici digitali delle reti sociali passando per le vetrine della pornocultura. Walter Benjamin evoca a tal proposito, riguardo alla moda, “il sex appeal dell’inorganico”, analogalmente alla visione proposta da Donna Haraway sul cyborg e a forme di seduzione non umane.
Secondo Jean Baudrillard tale fremito è sempre “distruzione dell’ordine divino”, mentre per Georges Bataille può essere scatenato dalla visione di un alluce. Valentine de Saint Point, nel suo impeto futurista, giunge a sostenere che la lussuria, in quanto “ricerca carnale dell’ignoto”, debba essere tradotta in “opera d’arte”.
Ecco alcuni spunti tra le trame magmatiche di una seduzione che Claudia Attimonelli (Università degli Studi di Bari «Aldo Moro») e Vincenzo Valentino Susca (Université Paul-Valéry, Montpellier) attraverseranno in molteplici declinazioni nel nuovo appuntamento dell’ottava edizione dei «Racconti del contemporaneo» a Palazzo Fruscione di Salerno (martedì 14 maggio, ore 19.30). Preparatevi a un viaggio di suoni, immagini e pulsazioni nelle zone calde e oscure, fantasmatiche e carezzevoli, sensuali e digitali del nostro immaginario. Quali sono le forme della seduzione nella vita elettronica?