“Invecchiare in salute significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto di vecchio e il tuo cuore e cervello di giovane”. Citando questa frase dello scrittore e giornalista Ugo Ojetti, ha iniziato la sua relazione sull’invecchiamento fisiologico, fisico e cerebrale il professor Enrico Volpe, specialista in Malattie Nervose e Mentali, docente alla Facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli, Professore Aggregato in congedo al Dipartimento di Salute Mentale e Fisica e Medicina preventiva Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli, durante l’incontro organizzato nella “Sala Bottiglieri” della Provincia di Salerno, dalle associazioni salernitane:”50&Più”, presieduta dal professor Giulio Rocco Castello, con la fattiva collaborazione della Vicepresidente Rosa Maria Volpe; “Parco Storico Sichelgaita”, presieduta dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi e dall’Associazione della Stampa della Provincia di Salerno presieduta dal dottore giornalista Nunziante De Maio.
Il professor Volpe ha spiegato il concetto di invecchiamento fisiologico:” E ‘un fenomeno evolutivo caratterizzato da profonde modificazioni a livello cellulare, dei tessuti e degli organi, oltre che ad alterazioni della condizione fisica, intellettiva e psichica, da un progressivo decadimento dei meccanismi di difesa dell’organismo rispetto alle normali variazioni ambientali”. Il professor Volpe ha anche ricordato quali sono i segni dell’invecchiamento:” A livello fisico: la canizie, la pelle meno elastica e rugosa. A livello funzionale: il deterioramento progressivo della vista e dell’udito e delle funzioni cognitive. Ci sono anche delle condizioni patologiche tipiche dell’invecchiamento come l’iperglicemia, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione: al di sopra dei sessant’anni tutti dovrebbero prendere un antiglicemico, un antipertensivo e un anticolesterolemico”. Volpe ha spiegato quali sono i marker biologici dell’invecchiamento:” La resistenza all’insulina e quindi una diminuita tolleranza al glucosio; l’aumento della pressione e della massa grassa; la diminuzione della massa e della potenza muscolare; la diminuzione della capacità di termoregolazione; il calo delle difese immunitarie e il rallentamento dei processi riparativi”. Il dottor Volpe ha spiegato anche quali sono i fattori che possono influenzare l’invecchiamento cerebrale:” L’età, il basso livello d’istruzione, lo stile di vita inattivo, la mancanza d’interessi, fattori genetici”. Volpe ha anche presentato alcuni dati che dimostrano che il nostro Paese sta invecchiando:” Nel 1970 gli ultrasessantenni erano 8.554. Nel 2022 sono arrivati a 14.46mila. Gli ultraottantenni sono passati da 942 del 1970 ai 4530 del 2022. Gli ultracentenari sono arrivati ad essere 19714 nel 2022 e 22000 nel 2023”. La serata è stata impreziosita dai musicisti Carmine De Nardo al piano, Marzia De Nardo al violino che hanno eseguito due brani di Ennio Morricone, e accompagnato la cantante Silvana Ruggia che ha meravigliosamente interpretato alcune delle più belle canzoni classiche napoletane. Suggestivo il brano “Io, lei e il male oscuro” scritto da Rosa Volpe Zega, letto con grande coinvolgimento emotivo dalla professoressa Clara Mattia Cuoco. (Foto di Luciana Cardone e Massimo Zega).
Aniello Palumbo