“Il 5G è un sistema cellulare che usa un fenomeno fisico che è lo stesso del 4G, del 3G, del 2G, del Wi-Fi, non c’è nessuna differenza sostanziale”. A spiegare quali sono le applicazioni e i vantaggi della tecnologia 5G e a evidenziare i risultati delle ultime ricerche sui campi elettromagnetici, è stato l’ingegner Nicola Pasquino, Professor Associato di “Misure per la Compatibilità Elettromagnetica” presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione presso l’Università di Napoli Federico II, durante la conviviale rotariana organizzata al “Circolo Canottieri Irno” dal “Rotary Club Salerno” presieduto dall’architetto Umberto Maria Cioffi che durante il suo anno di presidenza sta organizzando vari incontri che prevedono di affrontare tutte le tematiche legate alla conoscenza dei sistemi innovativi che stanno cambiando la nostra vita. Dopo la lettura del suo ricco curriculum, ad opera del socio Giulio Trimboli, il professor Nicola Pasquino, socio del “Rotary Club Napoli Posillipo” e Assistente del Governatore Ugo Oliviero del “Distretto Rotary 2101”, ha spiegato che il 5G è una tecnologia che si sta diffondendo sempre di più:” Anche se con qualche difficoltà dovuta, sia al fatto che i gestori stanno incontrando difficoltà di implementazione, sia al fatto che il 5G sta ancora condividendo la rete 4G e quindi non sta sfruttando tutte le sue caratteristiche”. Secondo il professore Pasquino un po’ alla volta si andrà costruendo una infrastruttura capace di supportare il 5G:” In questi giorni si sta anche approvando un emendamento del “Decreto Concorrenza” che aumenterebbe in Italia i limiti di esposizione da sei volte su metro a quindici volte su metro. La normativa italiana in questo campo è una delle più restrittive. L’Italia ha i limiti di esposizione più bassi d’Europa: le linee guida europee prevedono dei limiti di esposizione di sessanta volte su metro”. Il professor Pasquino si occupa di misure elettriche ed elettroniche; la sua ricerca è incentrata sugli effetti dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici e sulle metodologie di misura del campo elettromagnetico, per determinare se all’interno di un ambiente si è esposti a dei livelli di campo elettromagnetico che siano compatibili con i valori limite fissati dalle leggi. Durante il suo intervento Pasquino ha confermato che l’uso del cellulare è sicuro:” La scienza ha detto che, rispettando i limiti di utilizzo suggeriti dall’Unione Europea, non ci sono effetti sul lungo periodo. I sistemi di telecomunicazione e quindi anche i cellulari, fanno uso di radiazioni che non hanno energia sufficiente per ionizzare gli atomi. I cellulari della generazione 5G usano in Italia la banda dei 26 GHz nella quale si concentra la maggior parte delle comunicazioni senza filo che noi conosciamo. L’unico effetto noto su cui la scienza dà certezza è che il campo elettromagnetico alle frequenze del cellulare riscalda i tessuti: è conveniente quindi tenere il cellulare lontano dalla testa durante l’utilizzo, anche se nei nuovi cellulari i livelli di potenza emessi sono così bassi che questo fenomeno non si verifica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in base alle ricerche scientifiche effettuate e ai risultati ottenuti, ha stabilito che non si può affermare che ci sia un nesso causale fra l’esposizione ai campi elettromagnetici e l’insorgenza di tumori “. L’ingegner Pasquino ha anche illustrato le applicazioni e i vantaggi del 5G:” Aumenta la velocità di trasmissione dei dati che è fino a 100 volte superiore di quella del 4G; è utile nel campo della telemedicina, con la possibilità di eseguire interventi chirurgici a distanza; nel campo del turismo e della cultura, con la realtà aumentata. La tecnologia 5G è importante anche per il lavoro da remoto, per le videoconferenze e la didattica a distanza e nel settore automobilistico, con la guida assistita e la sicurezza attiva”. Il professor Pasquino ha sottolineato l’importanza di diffondere un’informazione corretta su questa tematica.” Il 5G, che arriverà ad un ottimo livello di penetrazione tra qualche anno, attraverso l’utilizzo della tecnica Beamforming, consente di irradiare la potenza solo dove c’è bisogno e quindi ciò comporta una riduzione dell’emissione nell’ambiente e una riduzione dei livelli di esposizione”. Il professor Pasquino ha parlato anche dei trasmettitori radio – televisivi:” Sono posizionati nelle zone collinari della città per irradiare una zona ampia, (a Salerno sono installati sul Colle Bellara, nella zona di Casa Manzo), e dei ripetitori dei cellulari, “Le stazioni radio base, sono posizionate all’interno della città. Ce ne sono molte per servire i cellulari, ma questo ci deve tranquillizzare perché più ce ne sono e meno sono potenti. Se si ha qualche dubbio sui limiti di emissione dei campi elettromagnetici di un’antenna posta nelle vicinanze della propria abitazione, ci si può rivolgere al Comune o all’ARPAC. I cittadini possono comunque stare tranquilli perché prima di installare un’antenna è necessario superare tutta una serie di valutazioni e, successivamente, i controlli e i monitoraggi sono capillari e continui nel tempo”.
Aniello Palumbo