La Scozia resta nel Regno Unito, al referendum vincono i "no" (55%), affluenza record.

Raggioverde srl è un'azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti e prodotti Nutrizionali e Fisio-attivatori per la nutrizione e cura delle piante con ampio catalogo Vivo biosolution per l'agricoltura biologica.
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
MPS Engineering è un'azienda italiana di progettazione e realizzazione di soluzioni per l'industria nel campo dell'automazione e della robotica.
Ecommerce di successo è un programma di Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella consulenza e nella realizzazione di siti web di commercio elettronico integrate con Amazon, Ebay e i migliori marketplace
Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
BESTORE è lo store a Salerno dove la moda incontra l'energia e la creatività dei giovani.
CartolibreriaShop.it acquista online tutti i prodotti per la scuola e per l'ufficio. Zaini, astucci, colori, penne, quaderni, raccoglitori, evidenziatori, Stabilo, Legami Milano, Eastpack, Invicta, Pool Over, Panini, Seven
Laurea online presso l'Università telematica Unicusano Salerno sede di esame
Gioielleria Juliano a Salerno, scegli il regalo perfetto per te o per chi ami tra i gioielli di Giovanni Raspini, Mirko Visconti, Marcello Pane, Donna Oro, gli orologi Philip Watch, Seiko

0Alla fine di una lunga notte di conta e nervosismo, arrivano i risultati finali. Il “no” vince col 55% delle preferenze, il “sì” si ferma al 45%. La Scozia ha dunque scelto di restare all’interno del Regno Unito.

La festa – per gli unionisti, per i mercati e per le cancellerie europee – può dunque iniziare. Lo spauracchio di un break-up all’interno dell’Unione Europea, prodomo forse di quel ‘brexit’ – l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue – che da qualche anno aleggia su Bruxelles, è rinviato. Non a caso “sollievo” per la vittoria dei ‘no’ è stato espresso dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. “Lo ammetto, il risultato mi solleva”, ha detto in un’intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk. David Cameron può dunque rivolgersi alla nazione davanti allo storico portoncino di Downing Street.

“E’ il tempo per il nostro Regno Unito di andare avanti”, ha detto Cameron. ”La questione ora è stata risolta per una generazione o, come ha detto Salmond, per una vita”. ”Ho appena parlato con Salmond e mi sono congratulato con lui per la campagna combattuta con forza”, ha scritto il premier britannico sul suo profilo Twitter. ”Sono felicissimo che il suo Snp parteciperà ai colloqui per una ulteriore devolution”. ”Rispetteremo le promesse fatte alla Scozia in pieno”, ha quindi dichiarato Cameron che ha parlato di una bozza di legge al riguardo “entro gennaio”. ”Gli scozzesi hanno mantenuto unito il nostro Paese formato da quattro nazioni e come milioni di altre persone sono felicissimo”, ha concluso Cameron assicurando che gli scozzesi “avranno più poteri sulla gestione dei loro affari”, ma che questo varrà “ugualmente per gli abitanti di Inghilterra, Galles e Irlanda del nord“.

Cameron, insomma, ha messo subito in chiaro di aver ‘ricevuto il messaggio’ e Westminster non farà spallucce. Il first minister scozzese, Alex Salmond, dal canto suo ha ammesso la sconfitta alla prime luci del mattino. ”Accettiamo la vittoria del no”, ha detto Salmond parlando a Edimburgo, quando ormai non ci sono più dubbi. ”Riconosciamo la scelta democratica degli scozzesi”. Ringrazia però la Scozia per quel milione e seicentomila voti che ha fatto sopravvivere il sogno. E adesso, incalza, ”si onorino lo promesse. Lo chiedano tutti gli scozzesi”.

Bene anche la City di Londra. La sterlina nella notte ha infatti toccato il massimo sull’euro dal luglio 2012 a 78,10 pence. Si è poi stabilizzata a quota 78,40 pence, ma sono attesi nuovi balzi con l’apertura del mercato britannico. La borsa poi parte positiva: l’indice Ftse 100 segna +0,75% a 6.870,41 punti. Che l’incertezza però non fosse limitata alla sola Gran Bretagna lo testimonia la reazione delle borse mondiali.

La Borsa di Milano, ad esempio, apre con un balzo dopo l’esito del referendum. L’indice Ftse Mib sale dell’1,10% a 21.374 punti. La Borsa di Tokyo festeggia poi la vittoria del no chiudendo a +1,58%, sfiorando i massimi degli ultimi 7 anni, da novembre 2007. (ANSA)