Si inaugura il 30 luglio con “Il baciamano” di Manlio Santanelli, interpretato da Anna Rita Vitolo e Andrea De Goyzueta, la rassegna teatrale ideata dall’Amministrazione comunale di Conca dei Marini, nell’ambito della programmazione degli eventi estivi, per valorizzare il proprio Teatro all’aperto (sito in via Don Gaetano Amodio, località San Pancrazio), luogo sospeso tra cielo e mare, tra i più suggestivi dell’intera Costiera Amalfitana.
A seguire l’1 agosto Adriano Falivene con “ No, grazie!” e il 3 agosto Raffaele Parisi con “Don Chisciotte – Il teatro non si chiude”. Una rassegna, dunque, che intende offrire ai cittadini e agli ospiti un programma di spettacoli di qualità, unendo al teatro il mito, la letteratura e la bellezza in uno scenario unico. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
Si parte dunque domenica 30 luglio, alle ore 21.00, con “Il Baciamano” di Manlio Santanelli, diretto da Antonio Grimaldi (Produzione Machina Produzioni Teatrali, Teatro Grimaldello, Tourbillon Teatro e L’Asilo, con il sostegno del Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo). Protagonista è l’attrice salernitana Anna Rita Vitolo, che ha guadagnato notorietà internazionale per la brillante interpretazione del ruolo di Immacolata Greco nella fortunata fiction di Rai 1“L’Amica Geniale”, oltre a vantare esperienze professionali importanti con attori e registi come Lello Arena, Carlo Verdone e Luciano Melchionna. In questa innovativa versione del testo di Santanelli, andata in scena con successo al Teatro Sannazzaro di Napoli lo scorso autunno, l’attrice interpreta una Janara, figura leggendaria legata all’immaginario culturale della Costiera. Con lei in scena Andrea De Goyzueta, attore formatosi presso il Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo di Napoli, diretto da Carlo Cerciello, nonché produttore teatrale con Tourbillon Teatro ed Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro.
Ambientato nella Napoli della Rivoluzione giacobina del 1799, “Il Baciamano” è la storia di un uomo e una donna: l’uomo, il Giacobino, rappresenta la politica, forbito nel parlare, le sue parole diventano quasi poesia per chi le ascolta. Si ritrova legato e incappucciato in un luogo freddo, ornato solo da lamiere di ferro. Ad attenderlo c’è la Janara, giovane popolana avvizzita prima del tempo. Una ragazza/donna, madre/moglie, picchiata e violentata dal marito. La Janara diventa una sacerdotessa/mantide, uccide per dar da mangiare ai suoi figli. In lei è celato un segreto desiderio che solo la sua vittima conoscerà.
Martedì 1 agosto, alle ore 21.00, sarà la volta di “ No, grazie!” con Adriano Falivene. Attore di solida formazione teatrale, Adriano Falivene si è diplomato all’Accademia d’arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli nel 2010. La sua carriera è ricca di esperienze variegate: funambolo, musicista, ballerino, cantante, umorista, clown. È noto al grande pubblico televisivo per la partecipazione, nel ruolo di Bambenella, alla fiction Rai “Il Commissario Ricciardi”.
Lo spettacolo (prodotto da Murìcena Teatro e diretto da Antonio Perna) è una riscrittura dal francese al napoletano di Falivene, Raffaele Parisi e Antonio Perna del “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand. La vicenda vede in Ciro Ercole Savignano, detto Cyrano, l’incarnazione dell’eroe francese, ribelle, sognatore, poeta e spadaccino. Partendo dal titolo, “No g r a z i e ! ”, emblema della battaglia al compromesso, della rinuncia all’opportunismo, della possibilità di opporsi a ciò che rende l’uomo corrotto, la figura di Cyrano finisce per incarnare perfettamente l’animus partenopeo, irriverente, comico, impavido, colto e che sa colpire quando c’è da colpire. Falivene interpreta i tre personaggi principali dell’opera originale, alla quale aggiunge una sua colonna sonora, grazie all’aiuto di strumenti quali chitarra, ukulele e varie percussioni, fondendo le arti circensi con elementi del teatro di figura e di immagine.
Giovedì 3 agosto, ore 19.00, ultimo appuntamento con “Don Quijote – Il teatro non si chiude”, con Gabriella Errico, Raffaele Parisi e Antonio Perna per la regia di Orazio De Rosa, autore con Perna e Parisi del testo (produzione Murìcena Teatro). Il progetto, dedicato alle famiglie, è una rilettura in chiave contemporanea del celebre romanzo di Miguel de Cervantes, e intende raccontare quanto sia fondamentale oggi credere nell’ “irrealtà”, difendere un diritto, lottare per esso, stimolare la fantasia e l’immaginazione del pubblico, sensibilizzandolo sulla tema dell’importanza dell’esistenza di maggiori luoghi di Cultura sul nostro territorio. Lo spettatore, dunque, sarà catapultato, travolto e coinvolto in un mondo irreale, teatrale, magico clownesco e cavalleresco; un mondo fatto di immagini, musiche dal vivo, travestimenti, danze, clownerie, teatro dei burattini e combattimenti scenici.