“Il bluff di De Luca è ormai svelato e anche le sue roccaforti cominciano a scricchiolare”. Sono le conclusioni di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania del gruppo Lega, in merito al report del Sole 24 Ore sugli indici di gradimento degli amministratori locali e regionali tra la popolazione.
In particolare, per Tommasetti, è significativo il calo dell’attuale governance della Campania: “Il confronto con il giorno in cui De Luca fu rieletto è impietoso: parliamo di una discesa verticale di ben 15 punti percentuali. Si tratta del governatore il cui gradimento, in percentuale, è sceso in più da quando venne eletto. Questo ci dà l’idea del grado di fiducia che i cittadini, smaltita la sbornia elettorale in gran parte legata all’emergenza Covid, ripongono ormai nell’operato dell’amministrazione regionale. Del resto l’illusione non poteva durare a lungo: non c’è un solo settore, dalla sanità ai trasporti, passando per l’ambiente, in cui la Campania sia cresciuta negli ultimi tre anni e in generale da quando De Luca è al potere, anzi abbiamo notato molti passi indietro, denunciandoli giorno per giorno”.
Un discorso che per Tommasetti si estende in parte al Comune di Salerno: “Anche qui il sindaco in carica, di stretta osservanza deluchiana, precipita nei sondaggi, con un -7,4% in un anno. Un calo dei consensi nel suo feudo è più di un campanello d’allarme per lo stesso De Luca e dimostra che il sistema traballa, anche in casa propria”.
Segnali da cogliere ma, sottolinea il consigliere regionale della Lega, anche da tradurre in progetti concreti: “Se la tendenza rimarrà tale sarà nostro dovere, come Lega e centrodestra, proporci come alternativa credibile e di buon governo per riportare la Campania sui livelli che le competono. Sono convinto che i cittadini saranno dalla nostra parte”.