Dopo quella di Maurizio De Giovanni, salta anche la partecipazione di Gaetano Quagliariello, che ieri avrebbe dovuto presentare il suo libro autobiografico Scusa papà ma tifo Napoli.
Gaetano Quagliariello era atteso a Salerno venerdì 29 giugno (ma poi è stato indotto dal clima di tensione a rinunciare alla manifestazione) per presentare il suo libro, intimo e divertente: “Scusa papà ma tifo Napoli”. Ad insorgere contro quella che a suo dire sarebbe stata percepita come una vera e propria provocazione stavolta è stato il consigliere comunale di Forza Italia Roberto Celano che su Facebook ha ritenuto «assolutamente inopportuna» la presentazione del memoir di Quagliariello.
Anche perché l’incontro, al quale avrebbe dovuto partecipare lo scrittore Amleto De Silva, era in programma alla pinacoteca provinciale, «a pochi passi dal luogo — ha obiettato Celano — in cui “nacque” la Salernitana». Da qui l’invito a «un po’ di buon senso anche da parte di certe istituzioni».
Il post di Celano ha scatenato centinaia di immediate e contrapposte reazioni: in molti gli hanno dato ragione adducendo che una simile iniziativa, peraltro con il patrocinio della Provincia, è una inaccettabile provocazione. Molti altri invece hanno accusato il consigliere comunale di incitazione all’odio, di confondere lo sport con il tifo.
O forse c’entra la diaspora di Forza Italia, con Quagliariello che ne era stato uno dei più autorevoli esponenti (tanto da essere stato Ministro per le Riforme del Governo Letta oltre che essere stato tra i 7 saggi nominati dall’allora Presidente della Repubblica Napolitano per superare l’empasse successivo al risultato elettorale del 2013) ma che poi ne era uscito proprio per il ritiro della fiducia al Governo da parte di Berlusconi, di qui la costituzione di Nuovo Centrodestra insieme ad Angelino Alfano e l’approdo a Noi con l’Italia, la “quarta gamba” del centrodestra alle politiche del 2018, fino alla creazione di Coraggio Italia del Governatore della Liguria Giovanni Toti.
Queste le parole dell’ex ministro all’ANSA, riprese da Areanapoli: “Non voglio che la cosa sia ingigantita e tengo a precisare che nessuno ci ha costretto a disdire la presentazione di giovedì”.
“Ma se un libro che è stato scritto per gioco, per cercare di provocare momenti di spensieratezza, deve finire nel vortice di una polemica, allora abbiamo pensato che non fosse più il caso”, ha aggiunto il presidente del Napoli Club Parlamento. Quagliariello conosce bene le dinamiche della rivalità sportiva: “Ma gli sfottò tra tifosi ci sono sempre stati, figuriamoci, lo so bene. Solo che sarebbe opportuno fermarsi lì. Se cantano chi non salta è napoletano lo accetto, non c’è niente di male. Ma parlare di provocazione per un libro sul calcio mi sembra francamente fuori luogo. Ad ogni modo vorrei evitare di gettare altra benzina sul fuoco, rischiamo l’effetto inverso. L’idea è quella di pacificare. Mi spiace non andare a Salerno, è un peccato. Queste cose a Bergamo te l’aspetti, a Salerno no. E in ogni caso non sono edificanti”.
De Luca “Atto di cafoneria, fate presentare il libro” A sorpresa scende in campo De Luca nella querelle letteraria sociale che vede l’embargo nei confronti di alcuni scrittori tifosi del Napoli “Atto di cafoneria indegno di un paese civile”. Lo definisce così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’annullamento della presentazione a Salerno del libro di Gaetano Quagliariello, prevista per ieri e poi cancellata dopo la polemica sollevata dal capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano. “Chi si permette di contestare il diritto a presentare un libro è un cafone, e quel salernitano che ha ostacolato Quagliariello è un cafone doc indegno di vivere in un a società civile. Rivolgo il mio saluto più cordiale al senatore Quagliariello, mi auguro che il Comune di Salerno lo inviti a presentare il suo libro” ha aggiunto De Luca.
“Salerno è una città accogliente, democratica, aperta. L’altro giorno abbiamo accolto 178 naufraghi sulla banchina del porto. La nostra città, dal punto di vista culturale, è in pieno fermento con tante iniziative culturali. Non sono intervenuto finora in questa polemica che mi sembra inutile e costruita ad arte. “Non entro nel merito del libri che devono essere presentati o meno. Né posso fare in modo che qualche improvvida dichiarazione di qualche consigliere comunale susciti una serie di baraonde delle quali io francamente non intendo occuparmi. La città di Salerno ha una sua autorevolissima e forte identità”
A dirlo il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli parlando delle polemiche che hanno accompagnato l’annullamento della presentazione del libro di Gaetano Quagliariello dal titolo “Scusa papà ma tifo Napoli” e che hanno seguito di qualche settimana le critiche a Maurizio De Giovanni mancato ospite di Salerno Letteratura.
“Un applauso a Vincenzo De Luca che, dopo aver praticato per decenni l’intimidazione e l’apartheid politico nei confronti di chi non è d’accordo con lui, adesso, col caso Quagliariello, scopre i valori della democrazia e della tolleranza. Meglio tardi che mai… anche se il presidente della Regione ha ancora molta strada da fare: al momento è l’ultimo a poter dare lezioni”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.
Infine la replica di Celano che attacca De Luca e le sue passate esternazioni offensive verso Napoli e i napoletani.
“De Luca pensi piuttosto a tutti i danni che sta producendo ai campani con le sue incapacità e le sue clientele. Ho già avuto modo di chiarire quanto è accaduto. Nella mia storia politica mi sono sempre impegnato per la difesa della libertà in una città in cui, per volontà del Dominus, anche parte dell’informazione si è spesso manifestata chiusa al pensiero alternativo. Non era certo mia intenzione evitare la presentazione del libro”. Roberto Celano, capogruppo di Fi al Comune di Salerno, replica al governatore De Luca che oggi, senza citarlo, ha definito “atto di cafoneria” l’aver impedito la presentazione del libro sul Napoli di Gaetano Quagliariello a Salerno. Celano aggiunge: “Sono intervenuto a seguito ad una serie di messaggi di protesta ricevuti per evidenziare il rischio. Evidentemente il mio post è stato male interpretato e fortemente strumentalizzato (in qualche caso volutamente!) anche da taluni che per 30 anni la propria dignità e la libertà l’hanno calpestata barattandola anche per meno di mezza zeppola ed un caffè. Ritengo che si debba lavorare per riunire le due tifoserie. L’inverso di quanto fatto dal governatore quando faceva il sindaco (allorquando per convenienza di consenso definiva “i napoletani geneticamente ladri”). Per svelenire e riappacificare ci vuole, però, un’azione graduale ed intelligente. Non servono nè le offese di De Giovanni nè il sarcasmo (in altre occasioni apprezzabile) fuori luogo che potrebbe essere male interpretate in un momento di tensione. Mi impegnerò per questo”, assicura Celano. “Mi spiace molto per l’on.le Quagliariello che è persona di indiscutibili qualità. Spero anch’io che il sindaco lo inviti in Comune, magari anche insieme a Saviano e alle tante altre vittime del sistema deluchiano”, conclude l’esponente dell’opposizione.