“L’obiettivo era supportare i giovani talenti, metterli in contatto con le aziende, far scoprire le reali esigenze degli imprenditori e riuscire a rispondere in maniera adeguata, creando innovazione e nuove opportunità, con idee che potranno essere sviluppate in nuove startup”.
A dirlo è Amleto Picerno Ceraso, architetto e co-fondatore di Medaarch, nel corso dell’evento “Future Makers” che chiude il progetto CAM (Campania Advanced Manufacturing) e che si è tenuto presso il Centro per l’Artigianato Digitale di Cava de’ Tirreni (Salerno). Il progetto, finanziato dalla Regione Campania, in un anno ha visto gli iscritti partecipare a 750 ore di formazione, tra tutorship, mentorship, bootcamp, con oltre 80 giorni tra eventi, seminari e visite in azienda, e ha visto ieri la presentazione di dieci idee di startup innovative ed ecosostenibili nell’ambito del settore manifatturiero campano.
“La Campania – aggiunge Amleto Picerno Ceraso – ha tanto talento da offrire, che va solo colto e messo a sistema per far partire da questo territorio il nuovo Made in Italy e l’entusiasmo, la disponibilità e l’ingegno dei tanti ragazzi che hanno preso parte dal progetto CAM ne è la dimostrazione. C’è la necessità di lavorare sull’innovazione per dare la spinta giusta all’artigianato digitale e al settore manifatturiero 4.0”.
“La Regione Campania ha finanziato il progetto CAM nell’ambito di una misura dedicata all’attività di scouting alla ricerca di nuovi talenti – spiega Valeria Fascione, assessore regionale all’Innovazione, Startup e Internazionalizzazione – e l’obiettivo è stato raggiunto pienamente. Sono state presentate diverse idee interessanti, che ora potranno partecipare ad un nuovo bando regionale che a giugno finanzierà con 30 milioni di euro startup e spinoff. Abbiamo visto che è possibile lo sviluppo di imprese che coniugano nuove tecnologie e l’artigianato, anche con iniziative sostenibili e progetti che possono far crescere il settore grazie al supporto di medie e grandi aziende. Inoltre, l’apertura proprio all’interno del CAD di un hub CNA (Confederazione nazionale Artigianato) dedicato agli artigiani 4.0 è davvero importante, perché si tratta dell’unico centro in Italia dedicato al comaking”.
All’evento hanno preso parte anche Pierluigi Rippa, Coordinatore Corso di Studi in Ingegneria Gestionale, Professore Associato di Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II; Attilio Palumbo, presidente di Legambiente “Terra Metelliana” e fondatore del The Green Hub; Luca Iaia, Responsabile Marketing CNA Nazionale e Responsabile Premio Cambiamenti.
Tra le tante idee che potranno essere sviluppate attraverso la nascita di startup, due in particolare hanno attirato l’attenzione per innovazione, ecosostenibilità e utilizzo di nuove tecnologie.
Assunta Campanile ha presentato “BluLite” che propone “un procedimento alternativo, a impatto ambientale ridotto, per ottenere la produzione di pigmenti blu attraverso materie prime meno costose, eliminando alcuni passaggi che prevedono l’utilizzo di alte temperature, riducendo lo spreco di energia e, allo stesso tempo, le concentrazioni di cobalto da smaltire alla fine del processo. In questo modo, si abbattono i costi di produzione”.
Gioacchino Ivan Noto, invece, ha illustrato “Training STEM”, che svilupperà “una piattaforma di e-learning basata sull’intelligenza artificiale generativa che crea contenuti personalizzati, adattandosi alle attitudini di studio di ciascuno studente. La piattaforma sarà in grado anche di creare storyboard per supportare il cinema e i nuovi media”.