Un laboratorio di difesa personale, boxe, lotta libera e molto altro ancora. È questo quanto fa parte del progetto “No al bullismo ed alla violenza” attivato dalla Fit&Sport club di Sarno, in collaborazione con IKTA Italia, che gode del patrocinio dell’Ente comunale della città dei Sarrastri.
Lo scopo delle attività è quello di includere nel progetto ragazzi di età compresa tra i 10 ed i 13 anni, insieme a numerose donne, per combattere gli effetti del bullismo e della violenza di genere, e di riuscire a dare un’impronta per la difesa personale, per far fronte anche ai casi di pericolo più estremi.
Tuttavia, questo non è l’unico fine che il progetto vuole perseguire. Alla parte sportiva, infatti, si affianca anche un percorso utile a rafforzare l’autostima dei partecipanti, ad accrescere la consapevolezza in materia e di comprendere, valorizzare e divulgare i valori più importanti decretati da diritti umani inalienabili. Gli incontri, che si svolgono ogni sabato, hanno preso il via lo scorso sabato quattro marzo, e proseguiranno fino alla fine di maggio di quest’anno.
Saranno impegnati nel progetto il maestro Gianni Izzo per la lotta libera, Angelo Esposito, Adriano Oleksyuk e Paolo Peluso per la boxe, il maestro Nino Laudisio per Kick Boxing e Karate. Sono previsti anche degli incontri psicologici, a cura delle dottoresse Filomena Esposito e Rosa Adiletta. La parte atletica dei partecipanti sarà invece curata da Luigi De Vivo.
“Almeno una persona su tre è stata vittima di bullismo o di violenza – hanno detto Nino e Mara Laudisio, titolari del centro sportivo sarnese – e queste sono realtà che, purtroppo, porteranno i giovani uomini e donne a presentare gravi problemi, che possono avere ripercussioni anche a lungo termine, come il rifiuto dell’autostima, l’insonnia, depressione, isolamento e paura di uscire di casa, oltre anche ad altre somatizzazioni che possono risultare persino invalidanti. È per questo che ci siamo impegnati per dare avvio a questo progetto, al quale speriamo potranno aderire anche i diversi istituti scolastici presenti sul nostro territorio, unendoci così, per far fronte ad una problematica che, molto spesso, è insita anche negli ambienti più inaspettati”.