Incendio area Pip Sarno del 4 marzo: ulteriori risultati delle indagini ambientali in corso.

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Sono disponibili ulteriori esiti analitici delle attività di monitoraggio avviate dall’Arpa Campania in seguito all’incendio divampato nel pomeriggio dello scorso sabato 4 marzo in un’azienda di recupero rottami ferrosi nell’area Pip di Sarno. Si rimanda ai precedenti comunicati (del 4 marzo, 5 marzo, 6 marzo) per il quadro completo delle attività svolte finora dall’Agenzia.  

 

PCDD ?C PCDF (policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani) 

Sono disponibili i primi risultati relativi al campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera, collocato nei pressi del luogo dell’incendio. I risultati sono relativi al primo ciclo di campionamento della durata di 24 ore, attuato tra la sera del 4 marzo e quella del 5 marzo. 

Gli esiti analitici riportano un valore di concentrazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria pari a 0,016 I-TEQ pg/Nmc (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente).  

Si rappresenta che non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione vigente per la concentrazione di diossine in aria ambiente. Un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal LAI, organismo tecnico tedesco, pari a 0,15 pg/Nmc. 

La concentrazione riscontrata nel campionamento risulta, pertanto, al di sotto del suddetto limite di riferimento. 

 

Polveri totali 

Nel secondo ciclo di campionamento (5-7 marzo) il valore di concentrazione è risultato di 7,5 μg/m3 (microgrammi per metro cubo), dunque in calo rispetto a quello registrato nel corso del primo ciclo di campionamento (si rimanda al comunicato dello scorso 6 marzo), e inoltre può essere ritenuto inferiore sia al limite giornaliero (50 μg/m3) che al limite annuale (40 μg/m3) per il PM10, per le considerazioni già riportate nel precedente aggiornamento. 

 

Metalli pesanti 

Si veda la tabella a seguire per il prospetto dei valori di concentrazione riscontrati in esito al secondo ciclo di campionamento; per il primo ciclo di campionamento si rimanda al precedente comunicato.  

Gli esiti analitici relativi al monitoraggio effettuato dal 5 al 7 marzo evidenziano ancora un verosimile influsso dell’evento sulla qualità dell’aria, per il quale si ritiene sintomatica la riscontrata presenza di metalli nel particolato. 

Purtuttavia, per i metalli normati, Arsenico, Cadmio e Piombo, si riscontrano concentrazioni in aria ambiente, inferiori ai valori obiettivo calcolati su anno civile come indicato dal decreto legislativo 155/2010. 

Per il Nichel, il campione in esame presenta un valore superiore al valore obiettivo su anno civile. 

Laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria 

Frattanto il monitoraggio svolto in questi giorni dal laboratorio mobile, collocato nei pressi del luogo dell’incendio, ha evidenziato che tra la sera del 5 marzo e la mattina di oggi 8 marzo le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati (tra cui PM10, PM2.5, benzene, toluene, xilene, ossidi di azoto, monossido di carbonio) si sono mantenute nettamente al di sotto dei limiti stabiliti dal decreto legislativo 155 del 2010.