“Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia! Ho 14 anni e ho iniziato il liceo scientifico. In classe mia ci sono due gruppi…. e poi ci sto io: i miei compagni di scuola mi hanno avvolto nel nastro adesivo e mi hanno disegnato un pene sulla fronte col pennarello indelebile. A causa di quest’ultimo avvenimento a casa mia si sono accorti di quello che mi fanno a scuola . La verità è che mi vergognavo a parlare con i miei… la verità è che vorrei essere diverso… stamattina sono entrato nella palestra di scuola mia e ho puntato il più carogna dei miei compagni: l’ho guardato fisso negli occhi e ho pensato che volevo sconfiggerlo. Così l’ho abbracciato… e ho vinto io”. E’ questa una parte del toccante monologo sul tema del bullismo recitato dall’attrice Paola Cortellesi , ispirato da una storia vera, con Marco Mengoni che canta la sua canzone “Guerriero”, proposto in un video dalla psicologa Francesca Saccà durante il convegno intitolato “Bullismo e Cyberbullismo” organizzato, nell’Aula Consiliare “Carmine Manzi” del Comune di Mercato San Severino, dall’associazione sportiva “Salerno Rugby”, presieduta dal dottor Giuseppe Forestiero, con il patrocinio dalla Federazione Italiana Rugby Campania, presieduta dal dottor Giuseppe Calicchio, dal Comune di Mercato San Severino, nella persona del Sindaco Antonio Somma, da due Club Rotary del territorio: il “Rotary Club Salerno”, presieduto dal Cavalier Tony Ardito, e dal “Rotary Club Salerno Nord dei Due Principati”, presieduto dal professor Angelo Gentile; della “Pro Loco di Mercato San Severino”, presieduto dal dottor Alfonso Ferraioli; del “Consorzio di Bonifica Integrale”, nella persona dell’avvocato Rosario D’Angelo, e del CONI Campano rappresentato dal Delegato Provinciale CONI Salerno , la dottoressa Paola Berardino.
A portare i saluti del Sindaco di Mercato San Severino, è stata la Vicesindaco Enza Cavaliere che ha raccontato alcune esperienze di bullismo da lei conosciute e sottolineato l’importanza di creare sinergie sul territorio per approfondire e combattere questo fenomeno :”Dobbiamo creare le condizioni affinché questi ragazzi bullizzati possano parlare con gli adulti: nel mondo della scuola, delle istituzioni, che devono ascoltarli per poterli aiutare a superare il malessere che stanno vivendo”. Il dottor Giacomo Gatto, Addetto Stampa della “Salerno Rugby”, con il Consigliere della “Salerno Rugby” Valeria Ferrara, ha ricordato i valori del rugby e spiegato il concorso” Il Salerno Rugby contro il bullismo”:” ll bullismo e il cyberbullismo sono mali del nostro tempo, silenziosamente impattano in maniera negativa sulla crescita dei nostri giovani. Noi della ”Salerno Rugby” vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla lotta di questa piaga. Il concorso è aperto ai giovani del territorio con età fino a 16 anni. I ragazzi delle scuole dovranno preparare degli elaborati sul tema del bullismo”. La professoressa Assunta Alfano, Assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Mercato San Severino, ha spiegato come sarà organizzato il concorso dedicato al fenomeno del bullismo, da lei fortemente voluto :” E’ importante che i ragazzi lavorino su queste tematiche per poi poter affrontare la loro vita futura. Premieremo i vincitori nell’Aula Consiliare “Carmine Manzi”. Il professor Franco Salierno, Responsabile del progetto scuole della FIR Campania ha raccontato i tanti progetti avviati con le scuole italiane: ” Il rugby è uno sport con delle regole che i ragazzi devono utilizzare per andare a meta, regole che aiutano a stare lontani da fenomeni come il bullismo”. Il Consigliere Comunale Luigi Ingenito, psicologo, ha raccontato la sua esperienza di rieducatore di alcuni ragazzi che avevano perpetrato atti di bullismo: ” Attraverso lo sport si può contribuire a riempire le giornate di questi ragazzi che possono essere rieducati e inseriti nella società sana”. Il professor Angelo Gentile, presidente del “Rotary Club Salerno Nord dei Due Principati”, ha ricordato che il bullismo è un fenomeno trasversale che riguarda tutta la società italiana :” Da Nord a Sud, va combattuto con atteggiamenti corretti: il rugby può dare un contributo importante”. Il Sostituto Procuratore Morris Saba, che si occupa di reati sulla persona e di criminalità informatica, ha spiegato ciò che accade nella rete attraverso alcuni esempi legati al mondo del rugby:” Nel rugby, un atleta passa la palla ad un altro atleta che indossa la sua stessa maglia: egli ha la certezza che quell’atleta appartiene alla sua squadra; nella vita reale non c’è sempre questa certezza e la persona che vi scrive sui social potrebbe non essere quella che dice di essere. In rete siamo bombardati da messaggi e la nostra attenzione può non essere tanto alta da farci comprendere che una persona che potrebbe sembrare innocua, in realtà non lo è e potrebbe costituire per noi un pericolo”. Il Sostituto Procuratore ha anche consigliato di stare attenti a non creare sui propri profili social delle password troppo semplici o che comunque potrebbero essere facilmente hackerabili: ” Le modalità di intrusione si basano anche sullo studio dei dati che voi fornite alla rete”. A coadiuvare quotidianamente il dottor Saba nel suo lavoro d’indagine sui reati online commessi sul territorio di Salerno e anche della Provincia è il Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Domenico De Pascale , Ufficiale di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica, che collabora frequentemente con la Polizia Postale rappresentata dalla dottoressa Roberta Manzo, Responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica ( SOSC ) della Polizia Postale di Salerno, che , coadiuvata dal dottor Marco Ciullo, Ispettore della SOSC della Polizia di Stato di Salerno, ha interagito in modo giocoso, anche attraverso delle slide, con i tanti ragazzi della “Salerno Rugby” presenti, spiegando i pericoli a cui vanno incontro i ragazzi sulla rete:” Tante sono purtroppo le vittime di cyberbullismo: internet ha una forza incredibile , offre tante opportunità, ma nasconde anche delle insidie pericolose. Chi viene a conoscenza di fenomeni di cyberbullismo non deve girarsi dall’altra parte, deve denunciare: bisogna dare voce alle vittime. La Polizia di Stato ha creato un’applicazione che si chiama “YouPol”, che potete scaricare sui vostri cellulari e utilizzarla per segnalare reati di bullismo e cyberbullismo anche in forma anonima”. La sociologa Gerardina Cetrangolo ha spiegato quali sono le motivazioni che sono alla base del bullismo:” Possono essere dei motivi fisici, il modo di esprimersi, l’appartenenza familiare, il proprio orientamento sessuale e le proprie frequentazioni . Il bullismo è una devianza sociale che coinvolge non solo i ragazzi, ma anche le famiglie, la scuola, la società nel senso più ampio. Il web è un amplificatore sociale molto forte di questo fenomeno. Noi adulti possiamo educare i ragazzi al rispetto delle regole , anche attraverso il mondo dello sport che permette l’inclusione sociale”. La psicologa Francesca Saccà ha sottolineato l’importanza del rugby che può aiutare a superare problematiche come quella del bullismo:” Voi come rugbisti siete abituati a sostenere i vostri compagni per fare in modo che tutta la squadra vada in meta: i vostri cellulari possono dare eco potente a comportamenti di bullismo e possono aiutarci a denunciare, a dare aiuto ad un vostro compagno che si ritrova a vivere un atto di bullismo e che viene emarginato. Voi rugbisti avete una marcia in più che va utilizzata: dobbiamo fare tutti qualcosa di giusto per essere parte di una cittadinanza attiva”. (Foto di Lucio Radetich).
Aniello Palumbo