dall’ A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione) riceviamo e pubblichiamo:
Riprendiamo con le novità in materia di mediazione e arbitrato, come sempre annunciate nel periodo in cui i cittadini sono in ferie. Le novità? Nuovo non è quello che si dice di voler fare ma ciò che veramente si realizza.
Il Governo ha assorbito le nostre istanze in materia di risoluzione di controversie extragiudiziali, pendenti e da venire, se però dovesse attuarle nel modo in cui si sente dire la riforma, è l’ennesimo “schiaffo” all’Europa, ai magistrati, a tutte le altre categorie professionali, in particolare quella dei giovani avvocati, che sono esclusi dalla “torta” perchè hanno meno di tre anni di azianità di iscrizione all’ordine.
A favore di chi tutto questo? A favore solo dei vertici dei consigli provinciali degli ordini forensi.
Per ridurre l’arretrato, attraverso forme stragiudiziali che evitino di portare la causa di fronte a un giudice. Esistono già dei sistemi alternativi da anni, dettati sia dal codice di procedura civile (arbitrato) sia dal D. Lsg 28/2018 ( mediazione).
Quest’ultima vanto dell’Italia nell’U.E,la quale ha adottato questo modello, in forma obbligatoria a partire dal 2015, per risolvere le controversie vertenti su diritti disponibile dei cittadini -consumatori con aziende e professionisti.