L’Orchestra Filarmonica Campana celebra Pasolini

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La proposta artistica per il 2022/2023 attraversa numerose ed importanti ricorrenze tra cui quella della celebrazione dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), figura tra le più dibattute ed emblematiche del suo tempo e che rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea che ne fanno un autore tuttora originale e di grande attualità. Nel bellissimo adagio posto al termine di Poeta delle ceneri, Pasolini definisce la musica come «l’unica azione espressiva forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà» nel tentativo di descrivere il fascino ch’essa ha sempre esercitato nel suo immaginario di intellettuale, regista, scrittore, pittore e poeta. Un fascino di natura passionale dato da fortissimi impulsi, nei cui confronti la riflessione razionale, viva e interessantissima, resta comunque ancillare e subordinata ma pur sempre in grado di far nascere le immagini sonore che costellano le pagine della sua narrativa, i suoi percorsi poetici e, soprattutto, le colonne sonore del suo cinema.

I rapporti di Pasolini con la musica vanno considerati assumendo questa prospettiva, tentando di scandagliare le profondità del suo pensiero che con il mondo dei suoni aveva un rapporto sicuramente eletto. Egli, infatti, aveva insite nella propria personalità le condizioni per potersi esprimere musicalmente, a partire dai profondi silenzi che gli permettevano di cogliere la musicalità della realtà a lui circostante. L’incontro con Johann Sebastian Bach, ricordato e sottolineato in più luoghi come determinante nel suo cinema in forma di poesia, risale agli anni della primavera friulana grazie all’incontro con Pina Kalc, profuga a Casarsa in se-guito all’occupazione tedesca della Slovenia. È Pina che gli fa conoscere il Sici- liano e la Ciaccona, due opere che nel giovane Pasolini danno vita a delle vere e proprie folgorazioni, raccolte in appunti di rara bellezza in cui traspare la maniera singolare con cui egli si avvicina alla musica del Kantor tedesco. L’atteggiamento con cui Pasolini si rivolge a Bach è significativo della ma- niera con cui egli interpreta il linguaggio musicale dell’età classica tout court. Nel Vangelo secondo Matteo (1964), troviamo, inoltre, una larga presenza di opere di Wolfgang Amadeus Mozart, in cui ancora una volta «il sacro e il profano miracolosamente si mescolano», come egli scrive nella sceneggiatura del film. Il tramite che lo avvicina ai repertori del compositore salisburghese è Elsa Morante, anima gemella che condivideva un rapporto molto simile con la musica. Mozart, agli occhi di Pasolini, diviene così immagine della «leggerezza mortuaria». Dopo Bach, egli diviene così uno dei punti di riferimento maggiormente significativi delle colonne sonore del suo cinema.

 

IL DIRETTORE

CLAUDIO COHEN, direttore d’orchestra Direttore Principale e Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale Claudio Santoro, Claudio Cohen è Cittadino Onorario di Brasilia. Ha partecipato attivamente alla scena musicale brasiliana e all’estero come direttore d’orchestra e come artista ospite presso celebri festival musicali e stagioni orchestrali. È uno dei membri fondatori dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale Cláudio Santoro, dove ha suonato come primo violino. È stato membro del Brasília Quartet con il quale ha girato il Brasile, l’Asia, le Americhe, l’Europa e ha registrato diversi CD. Nel 1993 ha vinto lo Sharp Award nella categoria miglior album classico ed è anche vincitore dell’OK Culture Award. Ha ricevuto una nomination al TIM Music Award 2003 e nel 2004 ha vinto il IX Premio Carlos Gomes, concorrendo per la categoria speciale di musica da camera. È membro dell’Accademia brasiliana di lettere e musica – ALMUB dell’Accademia Brasiliana delle Scienze, delle Arti, della Storia e Letteratura. È stato insignito dell’Ordine al Merito di Brasilia, Ordine al Merito Culturale del Distretto Federale nel grado di Commendatore e anche dell’Ordine al Merito Giudiziario del Lavoro nel grado di Commendatore. Ha ricevuto altri premi, tra cui: Merito commerciale dell’Associazione commerciale di DF, Trofeo Stella de Prata 2011 della BPW, Diploma di deferenza della polizia federale, Merito di espressione nazionale dell’Accademia internazionale di Cultura, Medaglia pacificatrice e merito militare (da parte dell’esercito brasiliano); Merito culturale Cláudio Santoro, la medaglia al Merito Musicale “Anacleto Medeiros”, Medaglia “Imperador Pedro II” e la medaglia “Amigo da Marinha”. Claudio Cohen ha un’intensa attività sia a lievello nazionale che internazionale, dove si esibisce come Direttore di diverse orchestre nei seguenti paesi; USA, Messico, Austria, Germania, Ungheria, Serbia, Polonia, Portogallo, Bulgaria, Finlandia, Italia, Argentina, Cile, Ecuador, Qatar, Repubblica Ceca, Spagna, Israele, Romania e Brasile. Cláudio Cohen ha ricevuto nel 2022 l’onorificenza della Croce d’Oro per la Scienza e l’Arte della Repubblica d’Austria.

 

I SOLISTI

Federica Severini, nata nel 1996, si è diplomata in violino presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti, lode e menzione. Ha seguito i corsi di perfezionamento del Maestro Salvatore Accardo presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona ed ha conseguito il diploma di alto perfezionamento sia in violino sia in musica da camera, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha conseguito il MAS (Master of Advanced Studies) presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano con il Maestro Klaidi Sahatci. Ha seguito masterclass dei Maestri F. Manara e Carlo Maria Parazzoli. È risultata vincitrice del Primo Premio al Concorso “American Protègè – International Concerto Competition” di New York, esibendosi nella Weill Hall della Carnegie Hall ed il Primo Premio Assoluto al Concorso internazionale “Dinu Lipatti” di Roma. Ha inoltre conseguito una borsa di studio per il progetto “Il sogno di un violino” per esibirsi da solista con l’Orchestra da Camera Italiana diretta dal Maestro Salvatore Accardo presso il Teatro Eliseo di Roma. Attualmente è violino di fila presso la Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano ed è risultata idonea al Concorso di Violino di fila dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Ha fatto parte dell’organico dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, esibendosi anche in qualità di spalla. Ha collaborato con i Cameristi della Scala, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Salerno, Orchestra da Camera Italiana, Solisti Aquilani, Tiroler Festspiele Orchesterakademie, Camerata Ducale e La Fil- Orchestra Sinfonica di Milano. Si è esibita con direttori del calibro di R. Muti, D. Gatti, M. Mariotti, Z. Mehta, T. Gushlbauer, D. Coleman, J.Valçuha, P. Steinberg, I. Fisher, P. Rundel, P. Sorokin, W. Hermanto. Si dedica assiduamente alla musica contemporanea. Ha partecipato al progetto Biennale College Musica della Biennale di Venezia negli anni 2015-16 e alla rassegna “Assoli” dell’Accademia Filarmonica Romana. Attualmente collabora con Divertimento Ensemble di Milano con cui si è esibita presso l’Huddersfield International Contemporary Music Festival. Suona un violino Romeo Antoniazzi del 1912.

Andrea Maini è nato a Carpi (Mo). Ha conseguito il diploma di Viola presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara sotto la guida del M° V. Dallari e ha affinato le competenze tecniche ed espressive alla prestigiosa Accademia “W. Stauffer” di Cremona con il M° B. Giuranna. Si è esibito nelle principali sale da concerto di tutto il mondo in formazioni di vario genere. Collabora in veste di Prima Viola con numerose orchestre: Opera di Roma, Arena di Verona, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra di Padova e del Veneto, Teatro Verdi di Salerno. Ha eseguito come solista in prima nazionale “Electra” di I. Fedele alla Scala di Milano. Insegna Viola al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Suona una viola costruita da M. Capicchioni nel 1958 su modello Tertis.

 

Interpreti

ORCHESTRA FILARMONICA CAMPANA

 

FEDERICA SEVERINI
violino

ANDREA MAINI
viola

CLAUDIO COHEN
direttore

 

Programma

Heitor Villa-Lobos
Bachianas Brasileiras n. 4, Preludio

 

Ney Rosauro
3 Episodios Sinfonicos para Orquestra

 

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia Concertante per violino, viola e orch. in mib KV 364

 

Johann Sebastian Bach-Anton Webern
Musical Offering, BWV 1079, Ricercar a 6