Borderline Danza, compagnia tra le più in vista nel panorama campano, si fa in quattro. Quattro palcoscenici diversi, in Italia e all’estero, attendono le creazioni del fondatore dell’ensemble e coreografo Claudio Malangone.
Le performance cadono nello stesso week end, sabato 24 e domenica 25 settembre. Una rappresentanza di Borderline Danza è già in Vietnam, precisamente a Ho Chi Minh City per il Festival Internazionale di Danza: qui, dove tra l’altro Malangone metterà in piedi una coreografia per quattro danzatori vietnamiti, Adriana Cristiano interpreterà (il 25) il solo “Pink or blue”. A Lisbona invece (il 24), per l’International Dance Festival Quinzena de Danca di Almada, lo danzerà Giada Ruoppo.
Pink or blue è il titolo/contenitore di un lavoro coreografico collegato a Woman Made, progetto internazionale (finanziato dal MiC) dedicato all’indagine degli stereotipi maschili e femminili che, in costante trasformazione, definiscono il sistema di valori delle abitudini sociali. Blu o rosa: «Pagliaccetto con i robot per i Blu, pagliaccetto senza i robot per i Rosa… Si dice a Blu di essere virile, a Rosa di truccarsi; a Blu di mantenersi forte, a Rosa di restare giovane. A Blu si chiede di diventare ricco, a Rosa di fare figli…I bambini nascono in carne nuda», si legge nella poesia della poetessa Hollie Mc Nish, versi ai quali il coreografo si ispira per affrontare il tema con lucidità e ambiguità, attraversando significati e sensazioni e cercando di mettere in discussione ciò che si prova e le certezze di chi osserva.
«Partendo dalla necessità di esplorare, verificare e mettere in pratica nuovi modi di composizione e del mettere in scena, grazie al sound designer Alessandro Capasso e alle danzatrici soliste nelle due tappe all’estero, cercheremo di dare vita ad una dialettica drammaturgica che dia senso e significato all’azione. il desiderio è quello di abbattere un muro immaginario», spiega Malangone.
Sabato 24, Borderline Danza sarà anche al Museo Archeologico di Pontecagnano nell’ambito del progetto Contaminazioni organizzato da Associazione Campania Danza, con una nuova produzione, “Scherzetto”, che debutta il giorno prima al Festival Exister a Milano, vetrina della danza contemporanea diretta da Annamaria Onetti e promossa da DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza. In scena, negli spazi di DanceHaus (via Tertulliano, 70), un trio dì uomini (Luigi Aruta, Antonio Formisano, Pietro Autiero) che, sulle musiche originali di Alessandro Capasso eseguite dal vivo, indagano, danzando, alcuni aspetti razionali e irrazionali, naturali e quotidiani, oscuri e misteriosi legati all’esistenza.