Uno scontro diretto e un bivio. Salernitana-Sampdoria doveva essere l’occasione per capire se la formazione granata era davvero in una fase di crescita. E il campo, risultato a parte, ha detto molto di più. Nonostante in campo ci fossero 6 calciatori su 11 che non hanno partecipato al ritiro estivo i meccanismi hanno funzionato alla perfezione. Partendo dalla fase difensiva, grande tallone d’Achille della passata stagione con una media di 1 e, in alcuni periodi, 2 gol subiti a partita. Con un centrocampo in grado di dare copertura i pericoli si riducono sensibilmente. Inoltre, aumentando la qualità in mezzo al campo la Salernitana ha la possibilità di gestire il possesso palla nei momenti in cui c’è da rifiatare, e questo aspetto in serie A fa tutta la differenza del mondo. I gol, invece, sono nati tutti da una capacità di recuperare e ripartire, oltre che di giocare sopra ritmo sia a due tocchi che di prima. La squadra comincia a prendere fisionomia e se queste sono le premesse la speranza di conquistare una salvezza senza drammi possono essere concrete. Ma attenzione. Lo spirito di umiltà e la grande capacità del collettivo di aiutarsi, vedi Vilhena che nel secondo tempo si è adattato a tratti a fare il terzino sinistro, non devono mai mancare.
IL TABELLINO
Salernitana-Sampdoria 4-0
Reti: 8′ pt Dia, 16′ pt Bonazzoli, 5′ st Vilhena, 31′ st Botheim.
Salernitana: Sepe, Bronn, Bonazzoli (20′ st Botheim), Vilhena, Fazio, Coulibaly, Gyomber (36′ st Pirola), Maggiore, Dia (32′ st Valencia), Mazzocchi (1′ st Kastanos), Candreva (32′ st Sambia). All. Davide Nicola
A disposizione: Fiorillo, Micai, Bradaric, Jaroszynski, Kristoffersen, Capezzi, Motoc, Iervolino.
Sampdoria: Audero, Augello, Villar (17′ st Vieira), Djuricic (17′ st Verre), Rincon, Caputo (17′ st Quagliarella), Sabiri (34′ st Yepes), Depaoli, Colley, Ferrari, Leris (17′ st Gabbiadini). All. Marco Giampaolo
A disposizione: Contini, Ravaglia, Leverbe, Segovia, Murillo, Bereszynski, Malagrida.
Arbitro: Davide Massa di Imperia.