Domani sera (venerdì 15 luglio 2022), alle ore 21, i Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour aprono al teatro.
Sul palco dell’Area Archeologica di Fratte la Compagnia del Giullare presenta “Parthenope e altre leggende napoletane”, tratto da Matilde Serao, con Brunella Caputo, nel ruolo anche di regista, e Davide Curzio, le musiche di Max Maffia e le luci di Virna Prescenzo. Ingresso 8 euro.
Le parole contenute nelle leggende di “Parthenope”, “l’amore”, “il mare”, “Palazzo Donn’Anna” e “Munaciello” diventano così racconto teatrale sulla nascita, il sogno, la superstizione, le credenze, la magia, il mare, l’amore e la città di Napoli. Il modello del fantastico, prima di Serao e poi napoletano, è quasi certamente “Leggende napoletane”. La raccolta venne pubblicata in due edizioni: la prima è quella del 1881, la seconda risale al 1891, conta al suo interno quindici leggende e un’introduzione che curiosamente spinge ad abbandonare il genere del fantastico per il realistico di utilità sociale. Le immagini che la Serao ci restituisce sono quelle delle ninfe e le isole magiche, nonché i miti sul legame che unisce Napoli all’amore e le credenze di un popolo che vive in una città all’epoca ancora feudale. I racconti presentano un quadro generale di ciò che doveva essere tra fine Ottocento ed inizio Novecento la “mitologia campana”. Serao nell’introduzione della seconda edizione ribadisce l’evoluzione necessaria della scrittura in un mondo nuovo e tremendo: la narrazione che deve dimenticare il fare fantasioso, rendersi dolorosa e vera, anche recuperando topoi e temi tipici del gotico e del macabro, e farsi studio sociale come già avevano indicato i maestri francesi qualche decennio prima. La caducità che Matilde Serao descrive alla fine delle sue leggende è rappresentata dal Vesuvio che, come nella vita fa la morte, da un momento all’altro potrebbe distruggere la città di Napoli. La nota positiva di una morte così violenta è che avverrà nel fuoco, l’elemento vicino al quale gli abitanti della città campana hanno sempre vissuto, tra amori, passioni e cibi divini.
Sabato 16 luglio 2022, alle ore 21, ai Concerti d’Estate torna Carlo Lomanto in quartetto con il leader alla voce e alla chitarra, Lello Petrarca alle tastiere, Emiliano De Luca al basso e contrabbasso e Dario Guidobaldi alla batteria in “Blues in my soul”. Altro concerto organizzato con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno. Ingresso 8 euro.
Blues in my soul” rappresenta l’ottavo lavoro discografico del vocalist e compositore partenopeo, Carlo Lomanto. Anticipato dal singolo “Ninna Nonna” – su Youtube e accompagnato dal videoclip del regista Giorgio Molfini –, che pure voleva essere un affettuoso omaggio alle proprie radici, l’album diventa, a sua volta, un tuffo nel passato, un ritorno alle origini: a quando, da ragazzino, Carlo iniziava a strimpellare la chitarra, e lo faceva ascoltando, tra gli altri, i dischi di Edoardo Bennato e Pino Daniele. D’altronde, quando si parla di radici – si sa – non si può non celebrare il blues, quel genere musicale da cui tutti gli altri inevitabilmente prendono vita. Dieci brani in tutto, di cui quattro inediti, e scritti in collaborazione con Fabio D’Andrea; per il resto, ci si muove tra quei gloriosi standard cantati centinaia di volte negli allora fumosi jazz-club napoletani e tra i primissimi ascolti dell’artista, a lui particolarmente cari.
Il festival, ideato da Antonia Willburger, è organizzato dal CTA di Salerno in collaborazione con la Provincia di Salerno, il Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno, la Camera di Commercio – Coldiretti Salerno, la Fondazione di Comunità Salernitana e con il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Carisal. I Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour quest’anno sono rete con le seguenti associazioni: Campania Danza, Compagnia del Giullare, Gestione Musica, Porto delle Nebbie e Spazio Up Arte che cura l’iniziativa “in rima agli alberi”.