Fornire un quadro conoscitivo di edifici di pregio e spazi cerniera nelle aree di interazione porto-città; realizzare un database informativo implementabile di supporto alle attività dell’Autorità di Sistema Portuale; definire una base di conoscenza per lo sviluppo di progetti per la valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’AdSP.
Questi i contenuti – presentati ieri nella Stazione Marittima con gli interventi degli assessori regionale, Bruno Discepolo, e comunale, Edoardo Cosenza – dello studio affidato dal presidente Andrea Annunziata al Consiglio Nazionale delle Ricerche per valorizzare il patrimonio storico-architettonico, le funzioni portuali e le aree di interazione porto-città negli scali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, quale base conoscitiva per le strategie di rigenerazione urbana e valorizzazione immobiliare dell’AdSP.
In questo contesto sono stati selezionati, per la loro rilevanza storico-architettonica e per la loro collocazione in aree cerniera porto-città, 40 edifici e spazi per il porto di Napoli, 9 edifici per il porto di Salerno e 10 edifici per il porto di Castellammare di Stabia. Per una superficie complessiva di 165.410 metri quadrati sono stati individuati 27 edifici di interesse storico-architettonico, 22 archeologie industriali, 10 spazi cerniera porto-città.
“L’ascolto dei territori è fondamentale affinché i porti campani svolgano non solo il ruolo di infrastruttura per la logistica terra-mare e di motori dell’economia regionale ma siano anche parte integrante delle città contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei cittadini”, ha detto Annunziata. “Lo strumento di attuazione è il dialogo tra Autorità di Sistema Portuale, Regione Campania, Comuni e tutte le altre Istituzioni interessate, con il contributo conoscitivo offerto dal CNR”. (ANSA).