A volte ritornano. Questo famoso detto serve spesso per indicare quando alcune personalità si incorporano nuovamente a delle realtà da loro conosciute in passato per fare un salto in avanti dal punto di vista della qualità. In quest’ottica, il ritorno di Enzo Maresca al Manchester City come secondo di Pep Guardiola assume una dimensione enorme sia per il calciatore sia per la città di Salerno, della cui zona lui è originario. Dopo una bella carriera da calciatore, nella quale ha vissuto la maggior parte delle sue glorie all’estero, il nativo di Pontecagnano è arrivato ora al momento più importante dal punto di vista dell’ambizione, viste le grandi mire della squadra inglese.
Aiutante di Pep Guardiola in una realtà fantascientifica
Centrocampista dotato di una tecnica squisita ma anche di un notevole temperamento, l’atleta classe 1980 si è specializzato adesso come collaboratore di alcuni primi allenatori come Vincenzo Montella e Manuel Pellegrini, prendendo poi le redini della squadra Development del City nel 2020, vincendo poi il campionato di Premier League 2. Ed è stato proprio nell’isola britannica che il salernitano ha compreso molte cose sulla passione locale, che in loco si divide tra calcio e rugby, ma non solo. Una cultura come quella inglese si caratterizza anche per la passione per i cavalli è assoluta, come dimostrano le tante quote delle scommesse più aggiornate relative all’ippica disponibili in questo momento. Tra un gran premio al galoppo e uno al trotto nei più belli ippodromi dell’isola di Albione, gli appassionati di sport possono abbinare l’amore per i cavalli a quello per il calcio, storica disciplina di squadra. Avvicinarsi all’estrema competitività della cultura inglese, dove la disciplina per l’allevamento dei cavalli impone delle restrizioni simili a quelle dei calciatori d’élite al momento di allenarsi, ha ampliato la mente di un tecnico sapiente come Maresca, che adesso avrà davanti a sé una sfida spettacolare agli ordini di un fenomeno della tattica come Pep Guardiola, capace di vincere il triplete con il Barcellona alla sua prima esperienza da allenatore, distinguendosi come uno dei pochi tecnici ad averlo ottenuto.
Un lungo percorso da Salerno ai grandi palcoscenici
Nonostante gli inizi non furono strepitosi, Maresca ha saputo scrivere di suo pugno una storia importante. Cresciuto prima nel settore giovanile del Milan e poi in quello del Cagliari, il centrocampista campano fu prelevato dalla Juventus, dove però non trovò spazio. Dopo l’esperienza importante al Piacenza e due annate non proprio entusiasmanti tra Firenze e Torino, arrivò la svolta in quel di Siviglia. Nel capoluogo andaluso Maresca non solo trovò la fiducia necessaria per diventare il leader del centrocampo, segnando grandi goal e dimostrando di essere un giocatore completo e determinante, ma trovò anche l’amore conoscendo quella che è oggi sua moglie. Totalmente integrato in Spagna, il nativo di Pontecagnano avrebbe poi continuato la sua carriera in altre squadre, fino a terminarla in quel di Verona, dove decise di smettere per diventare tecnico. E, solo cinque anni dopo aver attaccato le scarpette al chiodo, ecco arrivare per lui la grande occasione della vita.