Dopo due anni di interruzione per l’emergenza sanitaria, l’internazionale Amalfi Coast Music & Arts Festival torna con la sua attesa community, portando musicisti e artisti da tutto il mondo per celebrare in Costiera Amalfitana la sua 25esima edizione, dedicata al tema del rinnovamento dello spirito umano.
L’importante celebrazione rappresenta per il Center of Musical Studies di Washington, organizzatore dell’evento, l’affermazione di valori significativi quali lo scambio umano-culturale e il ruolo dell’arte nella ripresa.
Con il Requiem dell’americano Paul Leavitt, che sarà eseguito in memoria di tutte le vittime innocenti della guerra in Ucraina, si aprirà la nuova stagione, sabato 2 luglio, alla Badia di Cava de’ Tirreni (ore 19, ingresso libero), proprio dove si tenne il primo appuntamento musicale della rassegna. Il concerto, prodotto dall’Amalfi Coast Music & Arts Festival in collaborazione con l’Accademia musicale Jacopo Napoli di Cava, impegnerà alla direzione di coro e orchestra lo stesso autore del Requiem e, come solisti, il soprano della Metropolitan Opera di New York Danielle Talamantes, il basso-baritono Kerry Wilkerson, il mezzosoprano Madalaine Vander-Linden e il tenore Enrico Terrone Guerra. Per l’occasione, a formare il coro sono arrivati da Washington membri dell’Arioso Chorale e della National Philharmonic Chorale.
A Maiori, dove la community del festival fa base con masterclass pianistiche, workshop di arti visive e di scrittura creativa, sono ospitati numerosi appuntamenti del calendario musicale che si snoda fino al 29 luglio toccando anche Amalfi, Minori, Scala, Napoli e ancora Cava de’ Tirreni. Come da tradizione, i Giardini di Palazzo Mezzacapo, a Maiori, faranno da cornice al concerto per l’Independence Day (4 luglio), uno dei più attesi della stagione, con canti gospel e alcune delle più amate pagine musicali di Broadway.
Seguiranno recital della faculty del festival, che annovera pianisti e professori di fama mondiale come Jerome Lowenthal, Ursula Oppens, Ian Jones, Jerry Wong (esponenti di istituzioni del calibro della Juilliard School di New York, del Royal College of Music di Londra, dell’Università di Melbourne), ma anche dei giovani talenti giunti per perfezionarsi con le star del pianoforte in una delle aree più affascinanti del pianeta.
Per un quarto di secolo il festival ha incoraggiato la creatività e il talento presentando concerti ed esposizioni d’arte, facendo incontrare artisti di diverse nazionalità e dando loro l’opportunità di fare esperienza della cultura locale e della vita quotidiana in Campania. «Ora più che mai è tempo di rinnovamento dello spirito umano attraverso questa esperienza, sia per il pubblico locale che accoglie il festival sia per i partecipanti e gli ospiti che, al loro seguito, arrivano per soggiornare nelle cittadine costiere» spiegano i direttori Sasha Katsnelson e Leslie Hyde aggiungendo che «il festival cerca di sostituire le rinunce che abbiamo fatto negli ultimi due anni con la ripresa poiché rinnova il suo impegno nel riunire le persone nella condivisione del dono dell’espressione creativa in luoghi dall’incomparabile bellezza e di forte ispirazione».
I concerti sono ad ingresso libero.
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