Sono stati Antonio Giordano e Bruno Mauro, della “Compagnia Daltrocanto”, ad eseguire “La Ballata del Pinelli”, il brano contenuto nel ricchissimo canzoniere di “Lotta Continua”, dedicato a Giuseppe Pinelli, precipitato, nel 1969, da una finestra della Questura di Milano in circostanze ancora non chiare. Con la loro voce e le loro chitarre, i due musicisti salernitani hanno dato avvio alla presentazione del libro ” Sognando la Rivoluzione. Lotta Continua e la stagione dei movimenti. Gli anni Settanta nella provincia meridionale”, un saggio storico, edito da “Edizioni dell’Ippogrifo”, scritto dal giovane salernitano Flavio Giordano che è stato presentato presso l’Aula Consiliare del Comune di Vietri sul Mare, nell’ambito dei “Salotti Letterari” organizzati dall’associazione culturale “La Congrega Letteraria”, diretta da Antonio Gazia e Alfonso Vincenzo Mauro, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco Giovanni De Simone, e della “Pro Loco” di Vietri sul Mare presieduta da Cosmo Di Mauro. Il Sindaco De Simone ha ricordato l’attività musicale di Flavio Giordano e apprezzato le opere dei ceramisti vietresi facenti parte della mostra “Rivoluzione Ceramisti Uniti – Bombe Innocenti”, un progetto, presentato durante la serata, che richiama l’attenzione sulle innumerevoli difficoltà che artigiani ed artisti affrontano da tempo :” Vietri si distingue sempre per le realizzazioni artistiche dei suoi ceramisti che sono sempre capaci di produrre bellezza: stiamo creando un distretto estetico proprio per valorizzare la loro opera ed anche la grande bellezza del nostro territorio “.
Il dottor Vincenzo Pedace, Dottore di Ricerca in Studi Storici all’Università di Salerno, ha ricordato che “Lotta Continua” venne fondata nel 1969:” In contiguità ideologica e territoriale con il potere pisano. Il primo numero del settimanale omonimo, organo ufficiale di stampa del movimento politico, uscì nel novembre di quell’anno. La pubblicazione diverrà quotidiana il 18 aprile del 1972. “Lotta Continua” si distingueva dagli altri gruppi per il movimentismo più spiccato, l’eterodossia e la critica ai regimi comunisti”. Pedace ha anche spiegato che il libro di Giordano si sviluppa su tre categorie di analisi: ” La costante tensione tra organizzazione e movimento, il contesto internazionale e il tema della violenza che in Lotta Continua non ha mai compreso, né considerato, la concezione clandestina della lotta armata d’avanguardia che l’Italia ha conosciuto”. Il professor Alfonso Conte, Docente di Storia Contemporanea all’Università di Salerno, che ha scritto la prefazione del libro, ha spiegato che molti individuano nella nascita del movimento studentesco la fase di avvio di una radicale transizione socio-culturale:” Questo libro, che ritengo necessario e utile, contribuisce a far comprendere come, alla fine degli anni sessanta, grazie soprattutto all’evoluzione dei mezzi di comunicazione, negli ambienti universitari dei paesi occidentali, tanti giovani condivisero l’urgenza di rivedere le logiche ed i meccanismi del potere, rivendicando protagonismo e diritto ad intervenire per cambiare gli assetti dominanti”. Conte ha spiegato che l’esperienza di Lotta Continua, raggiunse anche gli universitari di Napoli e Salerno: “ Lotta Continua al Sud fu più di tutto una scelta, frutto della volontà di operare dove più evidenti erano le contraddizioni della classe politica e i disagi del proletariato”. Conte ha ricordato anche i moti di Battipaglia del 1969 e di Reggio Calabria del 1970: ” Costituirono occasioni per denunziare le scelte dei partiti di governo e di opposizione”. Antonio Giordano, che con Bruno Mauro ha cantato anche la canzone “Libera Belfast, ha raccontato che nel 1974 fondò a Salerno il “Circolo Ottobre”: ” Volle essere uno strumento per produrre cultura. Anche attraverso la musica e il teatro si potevano fare attività di lotta politica e sociale. Furono tanti gli artisti che sostennero le iniziative dei “Circoli Ottobre”: De Gregori, Pierangelo Bertoli, De Andrè, Tony Esposito, Alan Sorrenti, Napoli Centrale. Pubblicammo anche il “Canzoniere del proletariato”. Flavio Giordano ha ricordato Antonio Venturini che fondò Lotta Continua nell’Agro Nocerino: ” A Salerno l’esperienza di Lotta Continua iniziò tra la fine del 1970 e l’inizio del 1971, ad opera, tra gli altri, di Gianni Mauro, Giovanni Amatuccio, Beppe Serrelli e dei fratelli Antonio e Mario Giordano che provenivano dalle organizzazioni giovanili della sinistra storica”. Giordano ha spiegato che la lotta proletaria, per “ Lotta Continua”, non è stata fatta per avere una vita migliore:” Ma per avere una vita completamente diversa: per avere il diritto alla felicità”. A ricordare che anche a Vietri ci sono stati dei momenti di lotta politica sono stati l’ex Sindaco di Vietri, Mario Montera:” Sono stato l’ultimo Sindaco del PCI” e il professor Antonio Gazia: “Anche noi, con il senso del limite, abbiamo fatto le nostre battaglie!”. A spiegare gli obiettivi della mostra d’arte sono state le ceramiste vietresi Elisa D’Arienzo e Daniela Scalese :” Simbolo della “ Rivoluzione Ceramisti Uniti – Bombe Innocenti” è la “Molotov in ceramica vietrese”, impugnata dalla mano dell’artista, pronta ad essere scagliata, ma spoglia di tutti i significati incendiari, trasformata in capacità di lottare con tutti i mezzi, anche quelli meno sofisticati. Era la miccia che ci serviva per creare una reazione nelle persone. Il progetto è nato durante il periodo del primo lockdown della pandemia. Hanno partecipato oltre cinquanta artisti di varie parti d’Italia. A breve organizzeremo una mostra”. Le opere esposte sono state realizzate da Lucia Carpentieri, Elisa D’Arienzo, Daniela Scalese, Pasquale Liguori, Benvenuto Apicella, Giuseppe Cicalese, Pierfrancesco Solimene e Marco Fusco.(Foto di Alfonso Vincenzo Mauro).
Aniello Palumbo