“Le ipotesi di atto aziendale avanzate in questi giorni per l’Ospedale di San Leonardo appaiono sempre di più come la risultante di interessi presenti e futuri, e di pressioni esterne, che finiscono per comprimere le funzioni del nostro ospedale, dei suoi operatori, e per non rispondere all’esigenza di tutela dei pazienti.
Si ha la sensazione netta che si è aperta, al di là di immagini di correttezza formale, una “contrattazione” su primariati, incarichi, strutture complesse: questa sarebbe la negazione di un’organizzazione seria dell’azienda ospedaliera. È intollerabile la mortificazione di energie e figure professionali ospedaliere di riconosciuta eccellenza, a vantaggio di altri soggetti per i quali vengono costruiti percorsi tagliati su misura. Si precostituiscono scelte organizzative mirate. Si frantumano le funzioni in modo non razionale.
Se saranno confermate la ipotesi avanzate – molte delle quali destinate peraltro a rimanere sulla carta – svilupperemo nei prossimi giorni una forte iniziativa, a tutti i livelli, centrata sul merito delle scelte”.