La Regione Campania ha stanziato 42 milioni di euro per la riqualificazione ambientale finalizzata alla fruizione e riutilizzo delle aree litorali. Oltre il 10% dell’importo è andato al progetto congiunto per i Comuni di Capaccio ed Eboli, denominato “Foce del Fiume Sele” e finanziato con 4.497.936,11 euro. Campania Ambiente interverrà direttamente per operare le prime fasi di rilievo, rimozione e vagliatura di rifiuti eventualmente presenti nelle aree fluviali e litorali interessate dalla foce del Sele, per poi implementare le infrastrutture, principalmente votate al monitoraggio ed alla sorveglianza del territorio, senza tralasciare il miglioramento della fruibilità delle aree stesse.
Per l’intervento, finalizzato in meno di un anno grazie al lavoro dei tecnici e degli assessori delegati all’Ambiente, Ilario Massarelli per Eboli ed Eustachio Voza per Capaccio Paestum, sia la Regione Campania che le rispettive amministrazioni comunali hanno espresso grande soddisfazione.
«Abbiamo colto una importante occasione per mettere in campo un vasto intervento, altrimenti piuttosto difficile da attuare. In questo caso la sinergia fra enti sembra funzionare. Come amministrazione abbiamo fatto la nostra parte, facendoci carico di tutte le spese relative allo smaltimento dei rifiuti presenti nella fascia costiera, un’area strategica del nostro territorio, nella quale bisogna intervenire con un complesso integrato di attività di recupero e di rilancio. Dopo la bonifica va assolutamente impedito il ripetersi di comportamenti incivili; in tal senso un sistema di video sorveglianza e di monitoraggio ambientale – il cui inserimento nel progetto è stato richiesto ed ottenuto dai comuni di Eboli e Capaccio – potrà fungere da deterrente e assicurare un costante e serrato controllo della fascia costiera» afferma l’assessore Ilario Massarelli.
«Il risultato è importante per ampiezza, tempistica e metodo: siamo riusciti a dimostrare che la corretta collaborazione istituzionale è proficua e porta risultati rilevanti per gli Enti coinvolti e, in primis, per i cittadini e l’ambiente. A questa prima fase, che vede particolare attenzione per le zone golenali e la Foce del Sele, seguirà la riqualificazione e, soprattutto, l’implementazione di un sistema di sorveglianza ambientale aggiuntivo per una parte così sensibile della nostra terra. Leggere e saper intendere i confini, in questo caso il Sele, come momenti di unione anziché divisione è la strada per lo sviluppo sostenibile di area vasta che dobbiamo saper garantire al territorio e alle generazioni future» conclude l’assessore Eustachio Voza.