Sconfitta per 3-0 e un punto di penalizzazione: è questa, un po’ a sorpresa, la sentenza del Giudice Sportivo Mastrandrea sulla prima delle gare saltate causa Covid, cioè Udinese-Salernitana del 21 dicembre scorso, non disputata per la mancata presentazione dei campani a Udine. Di fatto si tratta di una sentenza simile a quella che punì il Napoli per la mancata presentazione a Torino in occasione del famoso Juve-Napoli del campionato scorso.
Allora si arrivò fino al Collegio di Garanzia dello Sport, che impose la ripetizione della partita cancellando i primi due gradi di giudizio e premiando il ricorso del Napoli: vedremo se anche la Salernitana riuscirà a ribaltare il verdetto.
In realtà, proprio la giurisprudenza già esistente rende più complicato il compito del club del neo presidente Iervolino, dal momento che il Giudice ha più volte ribadito nel dispositivo come non sia in discussione l’obbligo di attenersi alle disposizioni della ASL, bensì il comportamento della Salernitana, che non avrebbe fatto abbastanza per evitare che si arrivasse al divieto di trasferta. Anzi, avrebbe quasi fatto in modo che diventasse inevitabile.
Nel comunicato del Giudice si legge infatti, tra l’altro: “Le interlocuzioni via mail tra U.S. Salernitana e ASL di Salerno non denotano di certo un atteggiamento massimamente propenso (del club, ndr) ad effettuare la trasferta, seppur con le dovute garanzie e il rispetto dei Protocolli sanitari federali validati dall’Autorità sanitaria statale…al punto da far ritenere che il provvedimento interdittivo, col passare del tempo sempre meno ‘imprevedibile’, fosse in qualche modo ‘auspicato’ (se non direttamente sollecitato) dalla società reclamante”. In discussione soprattutto la scelta di non prenotare un volo charter a fronte del primo divieto della ASL, dovuto all’emersione di un caso di positività tra i tesserati, di trasferirsi con volo di linea. “Non risulta in definitiva – conclude il Giudice – che la società abbia messo in opera, fin dal momento della scelta iniziale delle modalità di trasferimento (volo di linea in luogo del charter, in violazione delle raccomandazioni del Protocollo federale), tutte le cautele che, nel rispetto dei Protocolli e secondo i criteri dell’ordinaria diligenza, le avrebbero consentito la trasferta in ‘bolla’ e in sicurezza del gruppo squadra”.
Dalla spiegazione del giudice sportivo deriva il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione per la Salernitana, che però non è detto rappresenti un’indicazione in vista delle decisioni che il Giudice prenderà venerdì 21 gennaio sulle 4 gare saltate nel turno dell’Epifania, e cioè Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese, Atalanta-Torino e Salernitana-Venezia. In questi casi infatti, da quanto filtra, sembrerebbe che le “cause di forza maggiore” invocate dalle 4 squadre bloccate dalla ASL (Bologna, Udinese, Torino e la stessa Salernitana) siano meno attaccabili e i comportamenti dei club meno sospetti.
In attesa di eventuali ricorsi da parte della società campana, questo provvedimento del giudice sportivo incide sulla classifica della Serie A. L’Udinese ottiene così tre punti che la fanno salire a quota 23, scavalcando lo Spezia al quattordicesimo posto. La Salernitana resta ultima, ma retrocede dagli 11 punti conquistati sul campo a quota 10 a causa del punto di penalizzazione.