L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha acceso i fari sulla gara che il Comune di Salerno ha bandito, nei mesi scorsi, per l’affidamento del montaggio delle luminarie per l’evento Luci d’Artista 2021.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, l’Anac avrebbe individuato un problema nella tempistica troppo veloce: appena dieci giorni di bando aperto per la formulazione di un’offerta che potrebbe aver avvantaggiato la società vincitrice dell’affidamento, già in possesso delle strutture richieste.
“Si ha motivo di ritenere che il livello di complessità e di dettaglio delle specifiche tecniche contenute nei documenti di gara”, insieme “al criterio di aggiudicazione del prezzo più basso” e a un “termine di soli 10 giorni per la presentazione delle offerte” possa aver determinato “un notevole vantaggio competitivo all’operatore economico risultante eventualmente già in possesso di decorazioni identiche a quelle previste” nelle stesse specifiche tecniche. L’Anac, che ha inviato un’istruttoria, paventa una possibile gara fatta su misura dal Comune per la ditta vincitrice. Il tutto “in violazione dei principi comunitari di libera concorrenza e par condicio”. Insomma, un nuovo caso si apre all’interno della gestione delle gare del Comune di Salerno, il tutto alla vigilia della data indicata per l’accensione delle Luci d’Artista 2021-2022, che dovrebbe essere il prossimo 26 novembre.
L’ironia del capogruppo di Forza Italia Roberto Celano: “E pensare che per circa 10 anni hanno proceduto per affidamento diretto (per qualche milione di euro) senza che le istituzioni demandate al controllo (da noi sollecitate!) proferissero parola…”.
Il Consigliere Comunale Dante Santoro interviene sulla vicenda dell’indagine dell’Anticorruzione sulle luci d’Artista:
“Forse a breve sapremo perché hanno sempre bocciato la mia proposta di creare una produzione made in Salerno, realizzando da zero una economia ed una filiera pubblica sull’artigianato ed una Salerno Solidale non basata solo sull’assistenza ma sulla creazione di nuove filiere e nuovi indotti economici con opportunità di lavoro, trasformando un costo per i cittadini in un risparmio.
Abbiamo sempre denunciato poi i costi spropositati per luci ed ora questa indagine apre un nuovo squarcio ed un’ulteriore ombra su come la politica abbia gestito in questi anni l’ evento, che ci è costato più di 50 milioni di euro in un decennio circa.