È bufera a Battipaglia (Salerno) per alcune dichiarazioni rilasciate dal candidato sindaco Antonio Visconti nell’ambito di un incontro organizzato all’istituto Ferrari. Parlando del reddito di cittadinanza, infatti, l’aspirante fascia tricolore ha detto ‘è meglio che gli diamo una bustina di droga al ragazzo’.
“Queste parole mi hanno inquietato profondamente poiché anche solo accostare il concetto di reddito di cittadinanza a quello di droga è ingiusto e grave e (da un punto di vista pedagogico) estremamente pericoloso. Di fronte ad una platea di giovani delle scuole superiori è ancora più grave ed inaudito, perché si fa passare un messaggio equivoco sul tema della droga”, le parole di Enrico Farina, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle.
“Ma al di là del ruolo politico – ha aggiunto -, le parole di Antonio Visconti mi feriscono come padre ed anche come operatore di settore che, ogni giorno, lavora per il reinserimento sociale di coloro a cui la droga ha strappato la vita, la dignità e gli affetti. Battipaglia ha subito, negli anni, la perdita di troppi figli, a causa della maledetta droga”.
Visconti, dal canto suo, ha affidato ad un post pubblicato sui social la sua versione dei fatti. “Appare assolutamente fazioso e assurdo che le mie parole passino come un incitamento all’uso di droghe, piuttosto se si ascolta l’intero video si può capire come l’invito ai ragazzi sia verso la specializzazione professionale, la creazione di competenze, l’impegno per la costruzione del proprio futuro”, ha affermato il candidato sindaco. “Purtroppo il reddito di cittadinanza non ha dato i risultati sperati in termini di creazione di posti di lavoro. È giusto e sacrosanto che lo Stato e le istituzioni si facciano carico di condizioni di disagio e di difficoltà, che vanno aiutate e supportate. Tuttavia è parimenti evidente la crisi che tale modello ha creato soprattutto nel reperimento di lavoratori stagionali o verso il primo impiego che, storicamente, richiede più sacrifici che ricompense. Mi scuso inoltre con le famiglie e i tanti che combattono il dramma della tossicodipendenza, sono solidale e vicino al loro dolore e alla lotta impari che sostengono ogni giorno, ho usato un esempio infelice”. (ANSA).